Torino  – Una brutta notizia: troppi furti e aggressioni. Chiude lo storico ‘Spazio 211’: è una sconfitta per tutti

Dopo oltre tre decenni di attività, lo storico Spazio 211 di Torino ha annunciato la sua chiusura (si spera temporanea) a causa di continui episodi di furti, aggressioni e minacce.

Solo nell’ultimo periodo, l’associazione Spazi Musicali Ets, che gestisce l’area, ha denunciato 7 furti riusciti e almeno 30 tentativi di effrazione. Ciò ha portato all’annullamento di tutti gli eventi previsti per settembre, incluso 8 concerti.

La decisione segue la problematica convivenza con le molte persone che abitano nell’adiacente ex polo della logistica Gondrand, deposito Carlini e ex scalo ferroviario, nonostante i tentativi di sgombero.

Queste zone, tra le più degradate della città, sono diventate rifugio per clochard, spacciatori e tossicodipendenti. Nonostante la zona sia oggetto di un progetto di riqualificazione e sia stata acquisita da una società con l’obiettivo di svilupparla, l’inizio dei lavori non ha ancora avuto luogo, lasciando inevitabilmente spazio a problemi di sicurezza.

L’associazione denuncia l’assenza di interventi efficaci da parte delle autorità, nonostante le numerose segnalazioni, e dichiara che la situazione è diventata insostenibile sia dal punto di vista umano che economico.

“Prendiamo atto del fatto che, nonostante le innumerevoli segnalazioni inviate alle amministrazioni e alle autorità, la situazione non è stata risolta — ha scritto, in un messaggio pubblico,  l’associazione Spazi Musicali Ets — “Anzi, nell’ultimo periodo è addirittura peggiorata, diventando umanamente ed economicamente insostenibile. Oltre che pericolosa per gli associati e per il pubblico».
«Non siamo più disposti a subire furti, minacce e aggressioni fisiche. Non siamo più disposti a vivere in costante stato di allerta a causa delle gravissime problematiche di ordine pubblico — aggiungono  —. Per la prima volta dopo oltre 30 anni di attività, siamo costretti a chiudere fino a quando le istituzioni non decideranno di intervenire con determinazione e risolutezza. Nei prossimi giorni comunicheremo le attività annullate o rimandate. Questa è una sconfitta tanto per noi quanto per la cultura. E per la Città stessa che sta perdendo un presidio territoriale, guardando a una “Primavera” lontana e non all’“Inverno” in arrivo».