Disastro Juventus: l’Atalanta domina con un netto 4-0, tifosi furiosi. L’Atalanta infligge una pesante sconfitta alla Juventus all’Allianz Stadium, consolidando il suo ruolo di squadra più forte in trasferta con 33 punti in 15 gare fuori casa. La formazione di Gasperini ha dominato la sfida, superando la squadra di Thiago Motta con le reti di Retegui su rigore, De Roon, Zappacosta e Lookman. Mentre i bergamaschi continuano la loro corsa verso il sogno scudetto, i bianconeri subiscono un clamoroso e netto stop dopo una striscia di cinque vittorie consecutive.

Il quarto posto in classifica, che garantisce l’accesso alla prossima Champions League, ora è in bilico, con la Lazio pronta a sorpassarli in caso di vittoria contro l’Udinese.

Un avvio equilibrato, poi il crollo bianconero
Thiago Motta ha scelto di confermare la stessa formazione dell’ultima partita per la terza volta in stagione, nonostante alcuni problemi fisici alla vigilia per Yildiz, preferito a Koopmeiners. Gasperini, invece, ha sorpreso schierando l’ex juventino Cuadrado nel tridente offensivo insieme a Lookman e Retegui, con l’intento di arginare Cambiaso. La strategia ha funzionato, mettendo in difficoltà la Juventus sin dai primi minuti.

Le difficoltà bianconere nell’impostare il gioco sono emerse subito, con Di Gregorio costretto spesso a lanci lunghi poco efficaci. L’Atalanta, invece, ha mostrato grande rapidità nelle ripartenze, rendendosi pericolosa già al 4’ con un’azione di Ederson e Lookman. Nonostante un avvio lento, l’equilibrio si è spezzato al 27’: Cuadrado si è procurato un calcio di punizione, Kolasinac ha messo in mezzo, Ederson ha rimesso il pallone in area e McKennie, nel tentativo di contrastare Djimsiti, ha toccato il pallone con il braccio. L’arbitro Sozza ha assegnato il rigore, trasformato da Retegui senza esitazioni.

Dopo il vantaggio atalantino, l’Allianz Stadium ha iniziato a fischiare la Juventus, con la Curva Sud che ha rivolto cori di protesta contro giocatori e dirigenza.

“Andate a lavorare!” o  “Tirate fuori i c…..”, i cori più urlati dai tifosi.

L’atteggiamento della squadra non è migliorato: i bianconeri hanno continuato a giocare in modo prevedibile, senza trovare soluzioni offensive. Yildiz, ancora debilitato, ha perso numerosi palloni, uno dei quali ha permesso all’Atalanta di sfiorare il raddoppio con Lookman, il cui tiro è finito sul palo prima di un miracolo di Di Gregorio.

Il crollo definitivo: l’Atalanta dilaga
Nel secondo tempo, Thiago Motta ha tentato di raddrizzare la situazione inserendo Koopmeiners per Yildiz, mentre Gasperini ha sostituito Cuadrado con Brescianini. Ma il copione non è cambiato. Dopo appena un minuto dal rientro in campo, un errore in fase di costruzione ha permesso a De Roon di firmare il 2-0, sfruttando un assist di Lookman dopo una respinta di Di Gregorio.

La situazione è peggiorata con il passare dei minuti: la Juventus, nonostante i cambi (Mbangula, Costa, Kalulu e Vlahovic), è rimasta sterile in attacco, con appena due tiri in porta nell’intera gara. Al contrario, l’Atalanta ha continuato a colpire con precisione. Al 67’, Zappacosta ha segnato il terzo gol con una conclusione precisa dopo un assist di tacco di Kolasinac. Dieci minuti dopo, Lookman ha messo il sigillo sulla gara con un gran tiro dalla distanza, approfittando di uno scivolone di Vlahovic.

Conseguenze pesanti per la Juventus
Con questa vittoria schiacciante, l’Atalanta si rilancia prepotentemente nella corsa scudetto. Per la Juventus, invece, le conseguenze potrebbero essere più pesanti del semplice risultato: il malcontento dei tifosi, i segnali di fragilità della squadra e la posizione in classifica a rischio rendono il finale di stagione molto incerto. Inoltre, la lezione inflitta da Gasperini a Thiago Motta mette in dubbio la leadership tecnica bianconera: se la situazione non migliorerà, il futuro dell’allenatore potrebbe essere a rischio.