
Uber riparte da Torino – Tassisti sul piede di guerra

L’app UberTaxi torna in Italia e riparte da Torino. Sarà un’app simile a MyTaxi, piattaforma che consente di prenotare le auto bianche.
Uber è già presente in 65 paesi nel mondo. In Italia vuole ripartire, dopo anni di sentenze e polemiche, ed è intenzionata a lanciare la nuova app entro il 2018, scegliendo il capoluogo piemontese come città per il rientro sul mercato nel nostro Paese.
“Vogliamo essere un partner di lungo termine per le città italiane e lavorare insieme alle diverse alternative di trasporto, compresi i taxi, per costruire insieme città più smart e più pulite”, dicono dall’azienda.
La notizia, come facilmente prevedibile, non è stata accolta positivamente dai tassisti torinesi, che anche in vista di possibili accordi con Uber promettono battaglia totale.
Federtaxi Piemonte lancia un messaggio chiaro: “Uber ci ha già fatto patire troppo. Noi non ci fidiamo e diremo no anche ad accordi vantaggiosi”
La battaglia è aperta. Massimo Zappaterra, presidente del comitato regionale di Federtaxi avverte che non ci sarà alcun passo indietro per la sua categoria:
“Lavoriamo già con Mytaxi che chiede una percentuale sulla corsa pari al 7 per cento. Anche se Uber abbassasse la percentuale io e i miei colleghi continueremmo a rifiutare qualsiasi collaborazione. Le promesse può farle chiunque, ma il passato non si cancella: per Uber abbiamo perso un sacco di soldi tra scioperi e cause in tribunale”.