
Un ragazzo su tre ha l’ansia da solitudine – Per gli over 55 lo stress è per le bollette. Ecco le differenze fra le generazioni. Lo studio
Lo studio è stato condotto dall’Ordine degli psicologi del Piemonte, realizzato dall’Istituto Piepoli su un campione di 500 maggiorenni, e delinea un quadro nitido delle diverse fragilità emotive che attraversano le generazioni.
Le difficoltà economiche tormentano soprattutto chi ha superato i 55 anni, mentre tra i più giovani il nodo centrale è il timore di restare soli. Un contrasto netto, che riflette condizioni di vita profondamente differenti.
Tra gli adulti più maturi quasi uno su due indica nelle spese quotidiane e nelle bollette la principale fonte di pressione psicologica, un valore che cala drasticamente tra gli under 34. Al contrario, la sensazione di isolamento colpisce quasi un terzo dei ragazzi sotto i 24 anni, mentre riguarda una percentuale molto ridotta della popolazione oltre i 35. Una distanza evidente, che parla di aspettative e bisogni divergenti.
Nel complesso, l’attenzione al proprio equilibrio mentale è ormai radicata: la stragrande maggioranza dei piemontesi considera la salute psicologica essenziale quanto quella fisica, se non talvolta superiore. Nonostante ciò, più della metà ammette di temere per la propria stabilità emotiva. I giovani risultano i più vulnerabili: molti dichiarano che tristezza, preoccupazione costante e difficoltà relazionali incidono in modo continuo sulla quotidianità.
Secondo il presidente dell’Ordine, Giancarlo Marenco, i dati confermano un crescente bisogno di supporto, acuito dal post-pandemia e da un contesto globale carico di incertezze economiche, sociali e ambientali, che pesa soprattutto sulle nuove generazioni.
Entrando nei dettagli, quasi un quinto degli intervistati afferma che sintomi depressivi condizionano in modo significativo la propria vita.
Ma la metà della popolazione si sente anche dotata di risorse personali adeguate e oltre il 50% si dice complessivamente soddisfatto della propria esistenza.
Tra le fonti di stress più citate compaiono malattie familiari e pressioni lavorative. E se molti sanno a chi rivolgersi in caso di necessità, solo una minoranza ha realmente usufruito di un percorso psicologico. Per questo l’Ordine sollecita il rinnovo del bonus psicologo e un potenziamento dei servizi dedicati, ritenuti ormai indispensabili per rispondere alle esigenze di tutti.