05/04/2019

Cronaca

Voleva “purificare” la figlia adolescente – Storia da incubo con una maga truffatrice, scoperta dai Carabinieri

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Nel mese di marzo scorso una signora 46enne ha presentato una querela nei confronti di una donna di Nizza Monferrato, responsabile di truffa nei suoi confronti.

Dal gennaio di quest’anno, la vittima, residente a Cosenza, dopo un primo approccio a distanza avvenuto su Facebook, iniziava ad avere contatti telefonici con una sedicente maga che le proponeva riti e preghiere di “purificazione“.
La truffata accettava di acquistare servizi per “purificare“ la propria figlia adolescente che stava uscendo da una travagliata storia sentimentale. Per tali riti di purificazione la vittima pagava, tramite varie ricariche su carta PostePay, la somma di 4.000 Euro nell’arco di due mesi.
Durante questi riti di purificazione e preghiera, che avvenivano telefonicamente con riti di varia natura, la vittima presentava il proprio compagno alla sedicente maga. Tra la maga e il compagno della denunciante, avevano inizio così una serie di contatti telefonici paralleli a quelli che aveva con la moglie, a seguito dei quali anche l’uomo accettava di pagare 1000 euro, con il solito sistema di ricarica di carta prepagata postale, per i servizi​ della “maga” anche in questo caso per preghiere e riti vari al fine di “purificare” il corpo e l’anima dell’uomo.
Durante una di queste conversazioni la maga convinceva l’uomo a spogliarsi e a inviarle un video in cui l’uomo si mostrava nudo, in atteggiamenti intimi, affermando che ciò era necessario per i
riti esoterici praticati.
Nei giorni successivi la truffatrice minacciava l’uomo di inviare il video ai suoi famigliari e di pubblicarlo in rete, se non le fosse stata pagata una somma in denaro, estorcendogli in un primo momento la somma di 1500 Euro e poi in un secondo tempo chiedeva ulteriori pagamenti, sempre sotto la minaccia della divulgazione del video.
A questo punto l’uomo cadeva in depressione, confessava alla moglie quanto successo e disperato minacciava il suicidio, inducendo così la donna a rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
Le indagini permettevano ai Carabinieri della Stazione di Nizza Monferrato interessati dai colleghi calabresi che avevano individuato la zona di appartenenza della truffatrice, di identificare e deferire alla Procura della Repubblica di Alessandria la sedicente maga, una donna 52enne residente nel
nicese, con piccoli precedenti a carico. Le attività investigative
permettevano di acquisire le carte PostePay utilizzate per ricevere il denaro estorto e i cellulari tramite i quali avvenivano i contatti con le vittime.

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