26/04/2018

Territorio

Appendino: “Obiettivo spegnere l’inceneritore. Ma prima il 65% di raccolta differenziata”

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”“Quella della corretta gestione dei rifiuti è una sfida che nessuno di noi può permettersi di perdere. Come tutte le tematiche ambientali, si tratta di una responsabilità che abbiamo nei confronti delle generazioni future e dell’intero Pianeta – scrivono Chiara Appendino e il suo staff, spiegando l’obiettivo da parte della Giunta di ottenere una crescita significativa della raccolta differenziata in città.

“La riduzione dei rifiuti – aggiungono, “in particolare della componente indifferenziata, è stato un tema che abbiamo affrontato in maniera insistente durante la campagna elettorale e sul quale ci siamo adoperati sin dal giorno del nostro insediamento, dichiarando l’obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata, ad oggi, e ormai da troppi anni, la raccolta differenziata a Torino è sostanzialmente ferma al 42% ”.

Come raggiungere questo risultato?

“Il modo più efficace per aumentare la percentuale di raccolta differenziata a Torino – risponde Appendino – è ampliare il servizio domiciliare, meglio conosciuto come «raccolta porta a porta». L’impatto positivo di questo metodo risulta evidente dai dati, che ci mostrano come nei quartieri in cui la raccolta differenziata viene effettuata con il porta a porta, la percentuale è superiore al 57%, mentre nei quartieri in cui si effettua la raccolta stradale dei rifiuti ci si ferma al 31% di differenziata. Proprio in questi mesi stiamo vedendo il frutto del nostro lavoro. Attualmente l’estensione della raccolta differenziata è in corso nei quartieri di San Salvario, Santa Rita e Vanchiglietta-Regio Parco. Successivamente a questa fase verrà avviato un piano per estendere il porta a porta in tutti i restanti quartieri, anche prevedendo diversi metodi di raccolta laddove questo non sia applicabile. Così facendo prevediamo di raggiungere altri 400mila residenti, applicando il modello del porta a porta in tutta la Città”.

Obiettivo della giunta è dunque la crescita della raccolta differenziata ma, in un secondo tempo, anche lo spegnimento dell’inceneritore del Gerbido.

Su questo argomento, così si è espressa la sindaca: “E’ ovvio che non si possa spegnere l’inceneritore da un giorno all’altro – ha detto, ripresa dal quotidiano Repubblica – “Lo dicevamo quando eravamo all’opposizione e lo diciamo anche adesso: è necessario trovare un’alternativa e l’investimento che facciamo sulla raccolta differenziata va in questa direzione”.

Ma l’obiettivo dello spegnimento dell’inceneritore è sempre attuale, anche se ormai non dipende più solo da Palazzo Civico. L’inceneritore è infatti adesso un impianto regionale e l’intervento del Comune su questo tema si fa dunque più complicato.

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