“E’ stato presentato questa mattina alla stampa Maurizio Sarri, nuovo allenatore della Juventus.

Nell’importante cornice della sala Giovanni e Umberto Agnelli dell’Allianz Stadium, che aveva già ospitato la conferenza stampa di Cristiano Ronaldo, Sarri ha esordito dicendosi felice di essere approdato al club bianconero.

” Sono molto felice – ha dichiarato il tecnico – “La Juve mi da l’opportunità di tornare in Italia, è il coronamento di una carriera lunghissima che nell’80% del percorso è stata anche difficilissima. Non ho mai visto una società tanto determinata a prendere un allenatore. L’emozione c’è, anche oggi, ed è forte”.

Sarri ritorna in Italia dopo una parentesi fondamentale per la sua carriera al Napoli e un anno arricchito dalla vittoria dell’Europa League sulla panchina del Chelsea.

In relazione al Napoli,  il tecnico crede  di non aver mancato di rispetto ai tifosi azzurri con la sua scelta bianconera.
“Da bambino ero tifoso del Napoli e lì ho dato tutto, dal punto di vista professionale e morale – ha aggiunto l’allenatore – “Nell’ultimo mese ho avuto dubbi, che la società mi ha tolto presentando Ancelotti. Non è stata colpa della società, ma mia, perché il dubbio tra continuare o andare via era forte. Ho preferito andare all’estero, per non passare subito a un’altra italiana. Penso di avere rispettato tutti”

Ora gli obiettivi alla Juventus:

“La Champions è un sogno da perseguire con determinazione feroce – spiega Sarri – “con la convinzione che è obiettivo con un coefficiente di difficoltà mostruoso”

Per ottenerla l’allenatore potrà contare su un fuoriclasse come Cristiano Ronaldo e l’arma del gioco:

“Cristiano Ronaldo è un giocatore eccezionale. Detiene tutti i record, mi piacerebbe poter incidere su qualche altro suo record – ha detto il Mister riferendosi al campione portoghese”.

Su Higuain.

“Voglio bene al Pipita, lo sapete, ma un ritorno dipenderà da lui. C’è una dirigenza che segue giocatori da anni e io ascolterò loro – aggiunge a giornalisti che gli chiedono se farà richieste di mercato alla sua nuova società . Loro conoscono tutti meglio di me, forse tranne Higuain, io ho l’obbligo di ascoltare e ascolterò e mi adeguerò perché la riterrei una mancanza di rispetto impormi su una materia che conoscono meglio di me”

Quindi le sue idee di gioco:

“Vincere e divertirsi sono due cose che si possono coniugare, poi è difficile”.

Sul motto della Juventus “vincere è l’unica cosa che conta”, Sarri chiosa:

“Sul vincere posso dire poco, perché ho vinto poco – ammette – ” Penso che l’obiettivo di divertirsi in campo non sia antitetico a quello di vincere, perché se una squadra si diverte in campo, e diverte il pubblico, acquista quell’entusiasmo che molto spesso è benzina per fare risultato”