25/09/2019

Territorio

Dal 1° ottobre tornano i blocchi del traffico a Torino e provincia – Tutte le novità

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Dalla prossima settimana e precisamente da martedì primo ottobre entreranno in vigore le modifiche all’accordo di bacino Padano per il miglioramento della qualità dell’aria.

Dopo la delibera di agosto approvata dalla Regione Piemonte, il Tavolo di coordinamento della Città metropolitana di Torino dopo una serie di sedute è entrato nel dettaglio delle misure con la definizione dello schema per i blocchi strutturali del traffico e dei blocchi che scatteranno in situazioni di emergenza. Questi i 23 comuni coinvolti: Beinasco, Borgaro, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro, Settimo, Torino, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano.

Le misure adottate, spiegano dalla Città Metropolitana, sono più severe rispetto a quanto previsto nell’accordo padano e sono motivate dai significativi superamenti dei valori limite di qualità dell’aria in tutto il territorio metropolitano.
Confermato il percorso di limitazione progressiva dei veicoli più inquinanti.
A partire dal 1 ottobre 2019, oltre a tutti i veicoli Euro 0 (diesel, benzina, metano e Gpl), già bloccati l’anno scorso, saranno fermi 7 giorni su 7 e h 24 anche tutti i veicoli diesel Euro 1.
I ciclomotori e i motocicli Euro 0 continueranno ad essere bloccati 7 giorni su 7 e h 24 nei 6 mesi del periodo invernale.
Le auto e i veicoli commerciali diesel Euro 2 e 3 saranno invece fermi nei giorni feriali dalle 8 alle 19.
Gli Euro 1 e 2 si fermeranno per tutto l’anno, gli Euro 3 solo dal 1 ottobre al 31 marzo.
Rispetto alla stagione scorsa i veicoli commerciali diesel Euro 2 e 3 non avranno pertanto più l’orario di limitazione ridotto (8,30-14 e 16-19).

Così verranno gestite le emergenze: sono state confermate le misure emergenziali che si attivano in funzione del colore del semaforo. Tali misure si aggiungono alle limitazioni stabili, sono operative nel solo semestre invernale e possono interessare anche i giorni festivi.
All’accensione del semaforo arancione (dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei limiti) si fermeranno anche le autovetture diesel Euro 4 dalle 8 alle 19 e i veicoli commerciali diesel Euro 4 dalle 8,30 alle 14 e dalle16 alle19.
Con il semaforo arancione niente stufe a legna. Nei giorni “arancioni” viene fatto divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive non in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle.
Con il colore rosso (dopo 10 giorni consecutivi di superamento dei limiti) si bloccheranno con le stesse modalità anche tutti i veicoli diesel Euro 5 immatricolati prima del 1° gennaio 2013 (gli Euro 5 più recenti saranno liberi di circolare) e i veicoli benzina Euro 1.
Nei giorni “rossi” il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) è esteso a quelli aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle.
Infine, con il semaforo viola (dopo 20 giorni consecutivi di superamento dei limiti), l’orario di blocco sarà esteso per tutti dalle 7 alle 20.

Esenzioni: eliminate le deroghe per i veicoli di interesse storico e collezionistico nelle giornate di sabato e festivi, per i veicoli Euro 0 e diesel Euro 1 condotte da persone che abbiano compiuto il 70° anno di età, per gli agenti di commercio e per i veicoli circolanti con targa prova in quanto non espressamente previste dalle indicazioni regionali;
introdotta la deroga per i privati cittadini con un ISEE inferiore ai 14.000 euro, ma ai soli veicoli con omologazione superiore all’euro 3 diesel ed euro 0 benzina; sono state riproposte, limitatamente alla stagione 2019/2020 e in attesa che siano a regime i bandi regionali di incentivazione per la sostituzione dei veicoli privati e commerciali più inquinanti, le deroghe per i veicoli al servizio dei mercati settimanali, nei soli orari di apertura e chiusura, e quelli dei lavoratori turnisti o che stanno rispondendo a chiamata in reperibilità.
Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento rimane l’obbligo di utilizzare, nei generatori di calore di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW, pellets certificati conformi alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2.
“I Comuni durante le sedute del Tavolo di coordinamento hanno dimostrato grande sensibilità sul tema della qualità dell’aria, ancora abbondantemente oltre i limiti, definendo misure uniformi e più severe di quelle previste dall’accordo di bacino padano – commenta la consigliera delegata all’ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell’aria, Barbara Azzarà – I divieti come tutti sappiamo non sono mai cosa gradita, ma fermare progressivamente i veicoli più inquinanti è un percorso ragionevole che nel tempo porterà a risultati concreti, i superamenti interessano solo più 23 comuni dei 33 in elenco negli anni scorsi. Stiamo inoltre anticipando con le misure emergenziali il blocco strutturale dei veicoli diesel euro 4 che l’accordo del bacino padano prevede operativo dal prossimo anno e sono state avviate azioni specifiche sugli impianti termici con emissioni di ossidi di azoto oltre i limiti. C’è ancora tanto lavoro da fare ma siamo tutti convinti che ne valga assolutamente la pena.”

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