
Trionfo dei giardini della Reggia di Venaria – Sono il Parco piu’ bello d’Italia

I giardini della Reggia di Venaria sono stati eletti il parco pubblico più bello d’Italia. Gli splendidi giardini sono stati proclamati vincitori dal Comitato Scientifico per la XVII edizione del Concorso nazionale “Il Parco più Bello d’Italia”.
Il concorso ha lo scopo di valorizzare l’inestimabile patrimonio di parchi e giardini d’Italia. Nel luglio scorso i giardini, già dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, erano entrati fra i dieci finalisti. Poi il trionfo.
I giardini della Reggia sono diventati in poco tempo uno straordinario connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee.
Spiegano i responsabili:
“Nel Parco Basso si estende per 500 metri il Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone, con 14 sculture che scandiscono un cammino senza cesure tra mondo minerale, vegetale e umano. Nel Parco Alto invece, al centro del Gran Parterre juvarriano, la suggestiva installazione dell’artista Giovanni Anselmo: sei lastre di granito su cui è incisa la scritta “Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più. Il tutto incorniciato in un’incomparabile visione all’infinito che non ha riscontri analoghi fra i giardini italiani per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco della Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi”.
I giovani Giardini della Reggia di Venaria, inaugurati solo nel 2007 si stanno trasformando di anno in anno. La loro visita può dunque costituire una piacevole sorpresa anche per chi li ha già visitati in passato.
I visitatori possono percorrerli in carrozza, sul trenino Freccia di Diana o goderseli da una diversa prospettiva: dalla gondola nell’incantevole scenario della Peschiera, secondo gli antichi svaghi di corte. Dal Potager Royal al Roseto, dal Gran Parterre juvarriano al Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone, senza dimenticare che proprio pochi giorni fa è stato inaugurato il Giardino del Tempio di Diana, in origine contraddistinto da una struttura del Castellamonte, poi smantellata nel 1700 e i cui preziosi materiali sono stati riutilizzati altrove nella Reggia.