Che l’emergenza coronavirus abbia prodotto un disastro per l’economia di  Torino e di altre città italiane è un fatto risaputo. Ma ora il report realizzato dall’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, attraverso l’agenzia Cerved, certifica, dati alla mano, che è proprio il capoluogo piemontese ad essere il comune più colpito in Italia in termini percentuali.

Il calo del ricavi, basato su proiezioni, oscilla per Torino da un preoccupante 14,4% fino ad un drammatico 20,2%, in caso di un secondo e non augurabile lockdown.

Nella graduatoria, dopo la città della Mole si trovano Venezia (calo fra il 13,8% e 19,2%) e Genova (calo dei ricavi fra 12,5% e 17,9%).

Lo studio dell’agenzia Cerved ha preso in esame l’andamento di oltre 1600 settori produttivi, relativi alle imprese delle 14 città metropolitane italiane.

A Torino il ritardo della ripresa economica è più marcato, soprattutto  a causa della crisi di un settore fondamentale per l’economia locale come l’automotive, per il quale si prevede una perdita di oltre 6 miliardi e mezzo di euro.

Le perdite di fatturato per la città di Torino a causa dell’emergenza sanitaria, secondo l’ultimo studio, potrebbero ammontare ad un valore compreso tra i 26 e i 34 miliardi di euro.