16/07/2020

Territorio

Piemonte, arriva il bonus cultura, ma è polemica “Gravissimo che siano esclusi 400 circoli”

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La giunta approverà entro pochi giorni la delibera che individua le procedure e i criteri per la concessione del Bonus Cultura previsto dalla legge 13/2020 a sostegno del comparto colpito dall’emergenza Covid, e per l’assegnazione delle risorse per il 2020 attraverso i bandi ordinari. E’ stato infatti espresso il parere positivo a maggioranza dalla sesta Commissione consiliare. Le risorse complessive sono 3 milioni di euro e il Bonus verrà erogato attraverso modalità a sportello dalla data di pubblicazione dell’avviso, prevista entro fine luglio e fino al 31 ottobre 2020.

Ad illustrare alla Commissione i criteri individuati dall’assessorato alla Cultura, è stata l’assessore Vittoria Poggio: ““Dallo scorso mese di febbraio – dichiara l’assessore regionale alla Cultura – l’emergenza da Covid-19 ha causato il blocco totale delle attività del comparto culturale, interrompendo il proficuo percorso di consultazione avviato con i Tavoli della Cultura, nati per realizzare il Programma Triennale della Cultura 2021-2023.Il Bonus una tantum a fondo perduto andrà quindi a favore dei soggetti che non hanno accesso ai contributi ordinari previsti dal Testo Unico sulla cultura – ha spiegato – Si tratta di 700 euro per lavoratori autonomi e imprese individuali e 1000 euro per i soggetti costituiti in associazione o altra tipologia di ente non lucrativo di diritto privato o di società, che non hanno accesso ai contributi ordinari e hanno sede in Piemonte. Inoltre imprese e operatori con partita IVA e sede in Piemonte, che operano nell’indotto a supporto delle attività culturali e che rientrano in un elenco di codici Ateco”.

“ Lo scopo principale- prosegue l’assessore Poggio – è quello di salvaguardare il sistema culturale piemontese e i molti lavoratori del comparto, attivando un meccanismo che riconosca le spese di struttura e le attività comunque realizzate, spostando l’attenzione dai progetti ai soggetti in relazione al consolidamento o alla ridefinizione organizzativa delle proprie strutture, alle nuove progettualità, alla ripartenza delle attività o alle spese di investimento”.

“Per attivare il più velocemente possibile il Bonus Cultura – conclude l’assessore -, ben consci delle numerose difficoltà che sta vivendo tutto il mondo culturale piemontese, abbiamo superato l’ordinaria e consueta fase legislativa consiliare utilizzando precisi strumenti che hanno permesso una rapida approvazione del Bonus in sede di Commissione, allo scopo di sostenere un comparto fortemente penalizzato dall’emergenza sanitaria e strategico per la nostra regione”.

Ma intanto scoppia la polemica. 400 circoli, accusa il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano, non riescono ad accedere al bonus regionale-. “E’ l ennesimo schiaffo al Terzo Settore, evidenzia il consigliere:

“Gravissimo che queste realtà ricreative, pur avendone diritto, non possano accedere ai fondi: mi auguro che alla base non ci sia una precisa scelta politica ai danni di una delle ultime reti di coesione sociale della nostra Regione. Chiedo l’immediata erogazione del dovuto: non facciamo perdere ulteriore tempo a queste realtà del nostro territorio.

Dopo l’emendamento votato in Consiglio Regionale per sostenere economicamente anche queste realtà, la doccia fredda: per 400 circoli ricreativi con servizio di ristorazione del nostro territorio accedere al bonus regionale a sostegno della ripresa delle attività è al momento, di fatto, impedito. Una beffa inaccettabile nei confronti di mondi che, nei mesi di quarantena, si sono messi a disposizione e hanno compiuto sforzi incredibili per sostenere i soggetti più fragili del nostro tessuto sociale. La Giunta Cirio intervenga immediatamente per risolvere questa criticità. Mi auguro davvero che il problema non sia l’esito di un pregiudizio o di una scelta politica. L’associazionismo è una delle ultime reti di coesione sociale nella nostra regione e, in molte zone, uno degli ultimi punti di riferimento culturali e aggregativi rimasti. Anche la liquidità garantita dal bonus può fare, per molti circoli, la differenza tra la definitiva chiusura o la ripresa a pieno ritmo. Sottoscrivo l’appello del Forum del Terzo Settore del Piemonte, che chiede la proroga dei termini e indicazioni chiare e urgenti sulla procedura da seguire. L’erogazione del dovuto sia rapida: non facciamo perdere altro tempo a questi 400 circoli.

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