
Torino e Piemonte – Enorme declino del commercio, persi 10 miliardi: un bagno di sangue
Sono da brividi i dati relativi a commercio e turismo a Torino e nel resto del Piemonte.
Secondo l’ultima analisi pubblicata da Confcommercio sono tutti pesantemente negativi gli indicatori del commercio e del turismo in Piemonte, dopo un anno di pandemia.
Numeri che evidenziano l’enorme declino del commercio negli ultimi 12 mesi.
In particolare, secondo l’ufficio studi, sono oltre 12.000 i posti di lavoro persi tra titolari e collaboratori.
Il calo, o meglio il crollo del fatturato medio, riporta l’Ansa “si attesta fra il 35 e il 40%, con punte massime nel turismo: -70% per gli alberghi, campeggi e rifugi alpini, -60% per bar e ristoranti, -80% per bus turistici e noleggi con conducente, -90% per guide, agenzie di viaggio e animatori turistici”.
Secondo Confcommercio tra febbraio 2020 e gennaio 2021 la perdita di spesa complessiva ammonta a 10 miliardi di euro.
Così ha spiegato Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, ai microfoni dell’Ansa:
“Abbiamo voluto fare un bilancio, come in questo mesto anniversario si sta facendo a livello sanitario. Non perché l’àmbito aziendale e quello della salute pubblica siano paragonabili, ma per sottolineare il fatto che la crisi economica sta aggiungendo problemi a problemi e rischia di rivelarsi una ‘bomba sociale’ pronta a esplodere. Il 2021 rischia di essere ancora peggiore”.
I dati vedono una controtendenza nel settore alimentare, che ha visto un incremento del 10-15% e una risalita dei negozi di vicinato.
In crescita anche le librerie con incrementi medi nelle vendite di circa il 20% dall’inizio del lockdown.