
Torino – Triste sabato per gli operai: cala definitivamente il sipario sull’Ex Embraco “Ora abbiamo perso tutto”
Riva di Chieri: definitivo sipario sull’ex Embraco, la fabbrica Whirlpool di compressori per frigoriferi della provincia di Torino.
Dopo 4 anni di battaglie, anche dal forte impatto mediatico, come gli interventi al Festival di Sanremo, al Giro d’Italia o l’incontro con papa Bergoglio a Bruxelles, per i 377 lavoratori ancora in forza all’azienda si chiude oggi sabato 21 gennaio la cassa integrazione.
Per loro rimane soltanto la Naspi, l’indennità di licenziamento.
Lunedì 24 gennaio, spiega l’Ansa che ha riportato la notizia: “sono previsti due incontri presso l’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte. Nel primo verrà sancito il mancato accordo sindacale sui licenziamenti, atto che consentirà alla curatela fallimentare di inviare le lettere indispensabili per certificare la fine del rapporto di lavoro e consentire ai lavoratori di presentare la domanda di Naspi. Nel secondo incontro la Regione avvierà il percorso di politiche attive del lavoro, che saranno messe in campo da febbraio: saranno effettuati colloqui con i singoli lavoratori che potranno poi seguire i corsi di formazione più adatti alle loro competenze”.
Ora ai lavoratori tocca decidere se firmare l’accordo per il fondo Escrow che Whirlpool ha lasciato per sanare i debiti e chiudere ogni contenzioso. Per ciascun lavoratore significa 7.000 euro lordi e la rinuncia a ogni rivendicazione.
Per essere valido, tuttavia, dovrà essere firmato almeno dal 90% degli operai, ed è improbabile che ciò accada.