In Piemonte nasce il primo Comitato in Italia per la tutela della Biodiversità e dei Pronubi “Creiamo oasi fiorite nel nostro territorio”

04/04/2022

Nasce in Piemonte il primo Comitato Nazionale per la tutela della Biodiversità e dei Pronubi

Si è tenuta a Torino nel Palazzo della Regione Piemonte, la conferenza stampa per la presentazione del progetto “Oasi fiorite per la Biodiversità”, promosso e realizzato da Regione Piemonte in collaborazione con Fondazione Agrion.

Un progetto che riguarda il tema della biodiversità e della salvaguardia dei pronubi e che prevede il coordinamento e il supporto di iniziative volte ad arricchire gli ambienti agricoli e urbani di superfici ricche di fioriture che, in periodi diversi dell’anno, riescano a garantire un ottimo approvvigionamento di alimenti per le popolazioni di questi insetti indispensabili per l’impollinazione.

Con questo progetto, il Piemonte è infatti la prima Regione a dotarsi di un Comitato Tecnico-Scientifico per la Biodiversità, con l’obiettivo di costruire nuove progettualità, insieme ai principali attori impegnati su questo tema, condividendo idee e trovando ispirazioni per la creazione di percorsi di sviluppo che favoriscano la tutela e l’attività dei pronubi per la crescita economica e sostenibile del Piemonte.

L’impollinazione è uno dei processi chiave nella riproduzione delle piante selvatiche e delle colture che ci garantiscono buona parte degli alimenti di cui ci nutriamo, ecco perché la salute dei pronubi non interessa solo agli apicoltori, ma anche agli agricoltori. Il forte impatto dei cambiamenti climatici, assieme ad una serie di altri fattori ambientali negativi, stanno compromettendo sempre di più l’esistenza degli insetti che svolgono questo importante compito per il pianeta: più del 40% di essi, in particolare api e farfalle, sta rischiando di scomparire mettendo quindi a rischio l’equilibrio ecosistemico e, di conseguenza, il benessere dell’uomo.

Per salvaguardare la vita degli insetti impollinatori, e quindi delle api domestiche e di tutti i loro parenti selvatici, non basta tuttavia limitare i fattori di inquinamento ambientale, ma è necessario ristrutturare i nostri territori per arricchire le aree urbane e gli ambienti agricoli di spazi fioriti che garantiscano il cibo necessario per la loro sopravvivenza. Nasce da queste considerazioni il nuovo progetto di Regione Piemonte e Agrion per la conservazione della biodiversità, nel pieno rispetto degli obiettivi dell’agenda ONU 2030.

L’8 febbraio 2022 la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente una integrazione al testo della Costituzione Italiana che, con un nuovo comma all’art. 9, inserisce nell’ambito dei principi fondamentali enunciati nel testo Costituzionale quello della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Una scelta che conferma l’attenzione crescente alle questioni ecologiche e che ci rende tutti più consapevoli sulle responsabilità nei confronti delle generazioni presenti, ma soprattutto future, a cui il Piemonte risponde immediatamente con un lavoro di ricerca e sperimentazione dedicato.

Anche le filiere agricole piemontesi sono ben consapevoli della grande importanza del tema della sostenibilità e del ruolo cruciale che i pronubi rivestono per l’agricoltura. Le api domestiche e selvatiche sono infatti responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta, garantendo circa il 35% della produzione globale di cibo. Senza di essi molte specie di piante coltivate si estinguerebbero e gli attuali livelli di produttività potrebbero essere mantenuti solamente ad altissimi costi attraverso l’impollinazione artificiale.

L’attività di impollinazione degli insetti pronubi genera un fatturato prossimo ai 15 miliardi di euro di produzione agricola annuale in ambito comunitario – ha dichiarato il Presidente di Agrion, Giacomo Ballari – .Attraverso tecniche agronomiche come l’utilizzo di cultivar locali resistenti ai patogeni, l’incremento delle varietà di colture agrarie, la rotazione e l’avvicendamento delle colture con trifoglio o altre leguminose, si possono incrementare sia l’abbondanza che la diversità degli impollinatori, che a loro volta migliorano la resa delle colture e la qualità di molte delle eccellenze agroalimentari del Piemonte”.

A questi obiettivi di carattere ambientale e produttivo, vi sono poi da aggiungere i vantaggi economici e sociali di cui potranno beneficiare i territori. Favorire la ricchezza di biodiversità, oltre ad arrecare benefici all’ambiente e alla nostra agricoltura, consentirà la diffusione di paesaggi sempre più unici grazie alle spettacolari fioriture, per una valorizzazione turistica dei nostri territori.

Nessuno di noi ha tutte le soluzioni in tasca per affrontare sfide così importanti. Sono convinto che un lavoro comune con tutti quei soggetti che già oggi stanno dimostrando sensibilità verso questi temi sarà il modo di alimentare costantemente iniziative in grado di rimodellare i nostri territori, le filiere produttive e di trasformare parchi, giardini, cortili, parchi fotovoltaici a terra ed ogni spazio libero che potremo individuare in nuovi pascoli per le api, i, rendendo l’intero territorio più resiliente all’azione dei cambiamenti climatici, ma anche più attraente dal punto di vista paesaggistico – ha aggiunto Ballari –.‘Think global, act local’, come ci ricordano i giovani di Fridays For Future che proprio oggi sono scesi nuovamente in piazza in occasione dello sciopero globale per il clima”.

Un progetto di ricerca e sviluppo che mira, quindi, alla conservazione della biodiversità e allo sviluppo dei territori, e che vedrà coinvolte le istituzioni, le organizzazioni agricole e le rappresentanze territoriali, per garantire un maggiore sviluppo delle iniziative e una più rapida diffusione delle stesse.

Creare consapevolezza, in questa fase, è fondamentale se si auspica un netto cambio di direzione per il futuro dei nostri territori – ha concluso Ballari -. Per citare un esempio concreto, sono già 198 i Comuni della provincia di Cuneo che hanno aderito al progetto API+ di Fondazione CRC per la creazione sui territori di ampi spazi fioriti per le api e gli altri insetti impollinatori. A breve, infatti, con il supporto di Agrion, inizieranno le attività di semina per dare vita alle oasi fiorite della biodiversità. Questo è solo l’inizio di un percorso virtuoso che guarda a una maggiore tutela dei pronubi, ma anche alle innumerevoli ricadute economiche e sociali di cui potranno beneficiare i territori piemontesi”.

La biodiversità è la ricchezza dei territori, sono il nostro più grande patrimonio, per questo abbiamo voluto sviluppare il progetto Oasi fiorite per la Biodiversità, in collaborazione con Agrion. – ha dichiarato l’Assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa – Una sperimentazione che potrebbe avere ricadute positive per il mantenimento degli insetti impollinatori e, parallelamente, per la conservazione della biodiversità e la qualità dei nostri paesaggi agricoli e urbaniSiamo orgogliosi di essere la prima Regione italiana a dotarsi di un Comitato per lo sviluppo di nuove progettualità volte a proteggere e ripristinare gli ecosistemi, e che assicuri, al contempo, la tempestività nel trasferimento dei risultati. Sono certo che le diverse attività comprese nel progetto contribuiranno alla crescita economica e sostenibile del Piemonte e delle filiere agricole piemontesi, garantendo un ambiente sano in cui vivere e prodotti agroalimentari sempre più di qualità. Ancora una volta la dimostrazione di come il Piemonte sia sensibile ai temi di sostenibilità ambientale e di quanto sia forte la spinta delle filiere nell’offrire dei prodotti sani perché espressione di un ambiente salubre. Questi saranno sempre di più gli elementi che si affiancheranno ad una già indiscussa qualità dei prodotti made in Piemonte”.

Abbiamo la fortuna di vivere in una Regione ricca di varietà vegetali e di specie animali – ha affermato il Vicepresidente e Assessore regionale allo Sviluppo della Montagna, Foreste, Parchi ed Enti locali, Fabio Carosso –. Ritengo il progetto Oasi fiorite per la Biodiversità una grande opportunità per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e della biodiversità, per questo spero che sempre più istituzioni e cittadini comprendano il valore del paesaggio inteso come risorsa e che aderiscano alle iniziative proposte per accrescere la capacità di adattamento all’ambiente dei nostri territori, in funzione di un futuro sostenibile, lavoreremo con l’assessorato dell’Agricoltura per introdurre misure sperimentali sulla nuova programmazione dei fondi europei per sostenere nuovi modelli di agricoltura innovativa”.

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