
BCE: La politica monetaria sarà stravolta, arriva il Quantitative easing: ecco di cosa si tratta
L’ultima riunione del consiglio direttivo della BCE ha deciso che dal mese di luglio la politica monetaria verrà ‘stravolta’, in virtù dell’introduzione del Quantitative easing, a fronte di un’inflazione che ha raggiunto quattro volte il target del 2% e doppia rispetto al precedente record.
“A Francoforte – spiega il sito dell’Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale – “non c’è consenso sul ritmo di questa stretta monetaria. Un aumento dei tassi più “aggressivo”, da 50 punti base a settembre non è escluso “se le prospettive di inflazione dovessero peggiorare”. Potrebbe però far precipitare l’economia europea in recessione. O scatenare il panico del mercato obbligazionario nei paesi mediterranei.
Lo spread tra Btp-Bund sebbene sia salito leggermente fino ai massimi dall’inizio della pandemia, rimane lontano dai livelli di guardia della crisi dell’euro: 220 punti vs i 574 di allora. E l’austerity ha lasciato spazio ai 750 miliardi di euro del Recovery Fund. Ma comunque la BCE, a differenza della FED, non ha annunciato la riduzione del suo bilancio, così da poter contare su una maggior flessibilità come “scudo” contro l’aumento degli spread.
“La BCE – conclude Ispi – “si dice fiduciosa che la sua stretta non penalizzerà la crescita. I dati su esportazioni, produzione industriale e disoccupazione (ai minimi dal 1999), restano positivi suggerendo un rallentamento piuttosto che una recessione. Ma di mese in mese si riducono le prospettive di crescita annua: -0,9 punti percentuali rispetto alle previsioni di marzo. L’Eurozona è però in buona compagnia. Ieri l’OCSE ha ridotto di 1,5 punti percentuali le precedenti previsioni di crescita globale. Così come già fatto dalla Banca Mondiale che lancia l’allarme stagflazione. Causata negli anni ’70 da due principali ingredienti: la crisi delle supply chains che alimentò l’inflazione, e la fine di una politica monetaria altamente accomodante in una fase di prospettive di crescita deboli”.