
Torino – Anche da Bulgari orario ridotto a 7 ore. E i risultati sono ottimi “Migliora la produttività e migliora la vita”
Torino – Anche da Bulgari orario ridotto a 7 ore. E i risultati sono ottimi “Migliora la produttività e migliora la vita”.
Bulgari, la celebre casa di moda italiana, ha introdotto una giornata lavorativa ridotta di un’ora per circa 200 dei suoi 600 dipendenti nello stabilimento di Valenza. La riduzione è stata introdotta per motivi organizzativi poiché l’azienda sta investendo nel raddoppio dell’impianto e impiegherà circa 1.200 persone entro due anni. La Fiom Alessandria, il sindacato che ha negoziato l’accordo, ritiene che la riduzione dell’orario di lavoro migliorerà la produttività. L’obiettivo è quello di mantenere la stessa produttività o addirittura migliorarla, aprendo la strada a futuri accordi simili.
La riduzione dell’orario di lavoro è un tema caldo in Italia, dove si lavora di più rispetto agli altri paesi europei ma la produttività del Made in Italy è fanalino di coda in Europa.
«La riduzione dell’orario di lavoro nasce per ragioni organizzative — ha spiegato al Corriere della Sera Maurizio Cantello, segretario Fiom Alessandria — Bulgari sta investendo nel raddoppio dell’impianto. Tra due anni impiegherà 1.200 persone. I cantieri ci hanno costretti a ripensare i turni, e siamo riusciti a siglare un accordo innovativo»
«La riduzione dell’orario di lavoro in Bulgari è sperimentale e durerà per due anni — conclude Cantello — ma siamo convinti che mantenendo la stessa produttività, o perfino migliorandola, riusciremo a rinnovare l’accordo anche per il futuro». Cambio di orari anche alla Michelin a Cuneo. In questo caso le sei ore per turno nascono con l’obiettivo di stabilizzare i lavoratori somministrati in part-time. Racconta Salvatore Ricciardi, Rsu della fabbrica Michelin a Cuneo: «Abbiamo siglato un accordo, in via sperimentale, per tre mesi, per cercare di stabilizzare i lavoratori somministrati in part-time portando i turni a sei ore. La filiera automotive è sotto stress. Così creiamo le condizioni per garantire l’occupazione e anche la produttività».