
La Città metropolitana di Torino aderisce al Patto di condivisione con le comunità islamiche
La Città metropolitana di Torino ha aderito al Patto di condivisione tra il Comune di Torino e le 21 comunità islamiche del territorio che è stato firmato mercoledì 15 marzo.
“Prendere parte a questo processo – commenta la consigliera metropolitana delegata alle politiche di parità Valentina Cera – ci permetterà di avviare un dialogo con i principali centri islamici presenti sul territorio metropolitano e di incrementare le conoscenze sulla religione islamica e sugli usi e costumi della popolazione musulmana. Una scelta che ci consente anche di dare maggiore attuazioneal nostro Statuto in tema di promozione, tutela e valorizzazione delle identità culturali. Da tempo inoltre è attivo il Nodo metropolitano contro le discriminazioni che si impegna per la rimozione di ogni forma di discriminazione su etnia, genere, disabilità, orientamento sessuale, età e religione, offrendo accoglienza e ascolto, per promuovere l’inclusione sociale e culturale”.
Il protocollo è stato voluto dal Comune di Torino, da anni impegnato da molti anni nella promozione delle politiche interculturali e del pluralismo religioso: il Consiglio d’Europa qualche anno fa ha analizzato le politiche interculturali di 34 città europee ed ha inserito Torino al quinto posto per la buona capacità d’integrazione tra le diverse culture.
“Torino è una città plurale che attua politiche e progettualità che riconoscono il pluralismo religioso come tratto fondante della società ed elemento di dialogo, mutuo riconoscimento, rispetto e relazione tra le diverse comunità religiose presenti in città, oltre alla presenza dal 2006 del Comitato Interfedi” ha detto tra l’altro l’assessore comunale Gianna Pentenero
Già nel 2016 Torino con Firenze è stata la prima città italiana a dotarsi di un Patto di Condivisione con i rappresentanti delle Comunità Islamiche che rappresentavano venti associazioni e circa 35.000 cittadini islamici torinesi.
Il Patto si ispira al totale rifiuto di qualsiasi forma di violenza ed intende ricercare un giusto equilibrio tra diritti e doveri, valorizzare il rapporto istituzionale e riaffermare il solido percorso di cooperazione svolto da molti anni sul territorio nell’affermare i valori della convivenza, del rispetto reciproco e della partecipazione alla vita democratica della Città e del nostro paese.
Il Patto è stato sottoscritto dal sindaco Stefano Lo Russo con 21 soggetti.