
Torino – Spionaggio industriale fra il Piemonte e la Sardegna: l’intervento della Finanza. Un arresto
Torino – Spionaggio industriale fra il Piemonte e la Sardegna: l’intervento della Finanza
Aveva organizzato un sistema di spionaggio efficiente, coinvolgendo anche un altro uomo. la strategia era copiare il funzionamento di un innovativo macchinario che produce gabbiette per la chiusura di tappi in sughero di vini spumante, all’interno di una società di Ivrea che opera nel settore della produzione di capsule per vini.
E così un imprenditore di 57 anni di Tempio Pausania, è finito nel mirino degli uomini delle Fiamme Gialle del Comando provinciale di Sassari.
L’operazione conclusa con successo è stata denominata “Oro di Gallura”, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ivrea e di Tempio Pausania, con le indagini eseguite dal Gruppo di Olbia, guidato dal capitano Carlo Lazzari. Le Fiamme Gialle sono riuscite a sventare un tentativo di spionaggio industriale nell’adotto del settore della lavorazione del sughero.
“Il 57enne aveva lavorato come montatore meccanico proprio all’interno della fabbrica piemontese fino all’agosto del 2019 – informa l’Ansa – “Ed è durante il suo lavoro che sarebbe riuscito, con l’inganno, a convincere un suo ex collega operaio a filmare con lo smartphone il macchinario in azione, entrando così in possesso di informazioni rilevanti come, ad esempio, la forma di alcuni componenti meccaniche esterne della macchina e la sequenza di singolari movimenti di lavorazione del filo metallico che incastona il tappo di sughero.
Tutte queste preziose informazioni raccolte e documentate dall’uomo, sul settaggio della macchina, sui tempi dei movimenti e sulla messa a punto della stessa, avrebbero dovuto rimanere segrete, perché protette dalle norme sulla tutela dei brevetti industriali. L’uomo poi avrebbe costituito una propria impresa individuale di fabbricazione di macchine utensili per la formatura dei metalli con sede legale e di produzione a Tempio Pausania, dove aveva intenzione di usare per il proprio profitto i segreti industriali che era riuscito a carpire in maniera illegale”.