
Juve, caso plusvalenze: arrivano altri 11 punti di penalizzazione. La decisione
Juve, caso plusvalenze: arrivano altri 11 punti di penalizzazione
La richiesta di penalizzazione contro la Juventus nel processo sulle plusvalenze presentata dal capo della Procura federale, Giuseppe Chinè, è stata aumentata a 11 punti. Inizialmente, il 20 gennaio, la richiesta era stata di 9 punti, ma successivamente era stata aumentata a 15 dalla Corte.
Chinè cerca di ottenere una penalizzazione tale da escludere la partecipazione della Juve alle competizioni europee future, basandosi sulla classifica di Serie A attuale. Chiesti anche 8 mesi di inibizione per i 7 ex dirigenti bianconeri, rispetto ai 12 richiesti in precedenza.
L’udienza del processo sulle plusvalenze della Juve si è svolta in modalità remota davanti alla Corte federale d’Appello a Sezioni Unite, con inizio alle 10:07. È la terza volta che il secondo grado della giustizia sportiva affronta il caso: la prima volta, il 27 maggio 2022, si era conclusa con l’assoluzione di tutti i club coinvolti, incluso il club bianconero, a causa dell’impossibilità di determinare un vero parametro di valutazione economica di un giocatore. La seconda volta, il 20 gennaio 2023, alla luce di nuovi elementi emersi dall’inchiesta Prisma di Torino, la Juventus è stata penalizzata di 15 punti e i dirigenti sono stati squalificati. Quattro di questi squalifiche, quelle di Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene, sono state confermate dal Collegio di Garanzia dello Sport. Ora la Corte deve motivare la rilevanza della posizione degli altri sette ex dirigenti coinvolti per quanto riguarda la sanzione inflitta: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Chinè ha richiesto per loro 8 mesi di squalifica.
“Il processo – spiega la Gazzetta dello Sport – “si è aperto con una lunga requisitoria del capo della Procura federale, tornato a guidare l’accusa dopo essere stato assente davanti al Collegio. Visto che la Federazione non si era costituita, il 19 aprile era stato sostituito dal procuratore generale dello Sport Ugo Taucer. Adesso verrà ascoltata la difesa Juve – con gli avvocati Bellacosa, Sangiorgio e Tortorella – che dovrebbe puntare in particolare sull’interpretazione della parola “afflittività” (non necessariamente collegata alla perdita della Champions) e sulla “discontinuità” degli attuali vertici societari rispetto a quelli coinvolti nell’indagine. Quindi i giudici – totalmente cambiati rispetto a quelli del -15 del 20 gennaio scorso – si riuniranno in camera di consiglio: la sentenza dovrebbe arrivare in serata, ma non è escluso che – complice pure l’impegno di campionato dei ragazzi di Allegri – possa slittare a domani”.