In Italia crolla il numero dei matrimoni – Ma crescono le unioni Gay. I dati
In Italia crolla il numero dei matrimoni – Ma crescono le unioni Gay
Il panorama delle unioni e dei matrimoni in Italia sta attraversando cambiamenti significativi, come evidenziato dal recente rapporto Istat sui matrimoni, le unioni civili, le separazioni e i divorzi nel 2023. I dati mostrano un continuo calo delle nozze tradizionali, soprattutto di quelle religiose, che nei primi otto mesi del 2024 hanno registrato un -6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cerimonie religiose sono diminuite dell’8,2%, mentre i matrimoni civili rimangono prevalenti, costituendo circa sei nozze su dieci.
Diminuzione di separazioni e divorzi
Parallelamente, si osserva una diminuzione delle separazioni (-8,4%) e dei divorzi (-3,3%). Questo dato sembra suggerire una maggiore stabilità nelle coppie sposate o un minor ricorso a procedimenti legali per la dissoluzione del matrimonio.
Crescita delle unioni civili
In controtendenza, le unioni civili tra coppie dello stesso sesso continuano a crescere. Nel 2023 si sono registrate 3.019 unioni civili, con un aumento del 7,3% rispetto al 2022, di cui il 56,1% riguarda coppie di uomini. Tuttavia, i dati preliminari dei primi otto mesi del 2024 indicano un lieve calo del 2,1%. La maggior parte delle unioni civili si concentra nel Nord-Ovest (35,5%), con la Lombardia al primo posto (23,5%), seguita da Lazio (13,3%) ed Emilia-Romagna (10,4%).
Ritardi e seconde nozze
L’età media al primo matrimonio continua a salire, influenzata dalla crescente tendenza dei giovani a rimanere nella famiglia d’origine fino ai 35 anni (61,2% nel 2023). Inoltre, si registra un record di seconde o successive nozze, con 44.320 celebrazioni nel 2023, il numero più alto mai registrato.
Effetti della pandemia
Il picco di matrimoni civili osservato nel 2020 (71,1%) è stato un’eccezione dovuta alle restrizioni sanitarie che avevano limitato soprattutto le cerimonie religiose, riportando però i numeri del 2023 in linea con le tendenze pre-pandemia.
Il quadro delineato dall’Istat mostra una società italiana in cui le tradizionali nozze religiose perdono terreno, mentre crescono le unioni civili e i matrimoni celebrati in età più avanzata, con un cambiamento culturale evidente nei modelli di relazione e stabilità familiare.
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