Il Politecnico di Torino ha presentato la strategia 2024-2030. “Più studenti e valore internazionale: saremo il Barcellona delle Università

Il Politecnico di Torino ha approvato un ambizioso piano strategico per il periodo 2024-2030, denominato “PoliTOintransition“, che mira a rafforzare il suo ruolo sia a livello locale che internazionale. L’obiettivo, come dichiarato dal rettore Stefano Corgnati, è quello di diventare un punto di riferimento mondiale, paragonabile al “Barcellona” delle università, attraverso un modello che non solo stimola il territorio, ma che funge da motore per un ecosistema più ampio.

I principali obiettivi del piano
Il documento si focalizza su una visione a lungo termine, con l’intento di trasformare l’ateneo entro il 2030. Tra i punti chiave:

Espansione degli spazi e delle strutture:
Previsione di un ampliamento significativo degli ambienti didattici, inclusa la costruzione della “Manica della didattica” entro il 2029, che aggiungerà 12.000 metri quadri.
Incremento del numero di aule (+57) e della capienza complessiva, con 4.500 nuovi posti, per un totale di circa 27.000.
Innovazione della didattica:
Rinnovamento dei modelli educativi, con l’adozione di tecnologie digitali per migliorare la qualità dell’apprendimento.
Internazionalizzazione:
Promozione dell’attrattività internazionale dell’ateneo attraverso il coinvolgimento di docenti, ricercatori e studenti stranieri.
Partecipazione alla sperimentazione delle lauree europee (European Degree), in collaborazione con la Commissione Europea.
Un nuovo approccio istituzionale
Un elemento centrale del piano è il rafforzamento del ruolo del Politecnico come interlocutore privilegiato per istituzioni pubbliche e private:

Secondo il rettore Corgnati, il piano rappresenta una novità assoluta sia per la sua struttura sintetica e accessibile, sia per i contenuti innovativi. È il risultato di una riflessione approfondita sulle esigenze della comunità accademica e sulle trasformazioni sociali in corso. Con questo progetto, il Politecnico intende orientare le sue scelte verso una crescita sostenibile e integrata, garantendo una guida strategica fino al 2030.

«Dobbiamo essere il Barcellona delle università, noi siamo un motore per il territorio, le scelte che prendiamo influenzano un intero ecosistem – ha dichiarato il rettore, che ha aggiunto, come riporta il Corriere della Sera – “Questo piano strategico, approvato dal cda  è per il nostro ateneo totalmente innovativo nella forma e nei contenuti. In primis, perché abbiamo deciso di adottare un documento sintetico e facilmente accessibile alla nostra comunità e ai nostri stakeholder. E poi, nei contenuti perché definisce in modo chiaro la visione del Politecnico di Torino del futuro, che nasce non solo dall’interpretazione dei bisogni della propria comunità ma anche in generale della società e dalla lettura dei suoi cambiamenti. Ci siamo quindi dotati di una bussola preziosa per orientare le nostre azioni per i prossimi anni lungo il percorso tracciato verso il 2030».