29/12/2020

Territorio

A Torino un nuovo polo d’eccellenza -Pioggia di milioni per la Casa delle Tecnologie emergenti: il progetto

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La Casa delle Tecnologie Emergenti (che a Torino si chiamerà CTE NEXT) sarà un polo di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo di innovazione, al servizio del territorio, del suo sviluppo economico, industriale e che permetterà la creazione di nuovi posti di lavoro.

La sindaca Chiara Appendino ha annunciato che il progetto di Torino è stato valutato come il migliore tra tutti quelli presentati.

La città ha ottenuto così lo stanziamento di 7,5 milioni, a cui se ne aggiungono altri 6 da partner privati.
“La sede centrale – spiega Chiara Appendino – “sarà negli spazi del CSI di corso Unione Sovietica, ma ci saranno diramazioni in tutta la Città, anche grazie alla collaborazione di numerosi partner, a cui va il nostro ringraziamento. Prosegue, inq uesto modo, il nostro impegno per restituire al nostro territorio quella vocazione industriale che fa parte della sua storia, ma in grado di guardare al futuro e di vincere le sfide del nostro tempo.
Un altro patrimonio di valore e trampolino di lancio per il futuro che lasceremo in eredità alla Città, nella speranza che la prossima amministrazione possa valorizzarlo al meglio”.

Dopo obiettivi raggiunti come il polo nazionale per l’intelligenza artificiale (I3A), Torino Reshoring e molti altri, ecco un bellissimo regalo di Natale per Torino.

Cos’è la Casa delle Tecnologie Emergenti
La “Casa delle Tecnologie Emergenti” – che si chiamerà CTE NEXT – consentirà di realizzare a Torino un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti in settori individuati come strategici per il territorio torinese: mobilità intelligente, industria 4.0 e servizi urbani innovativi.

Andrà a integrarsi a Torino City Lab e sarà un ulteriore, fondamentale, tassello nella visione di una Torino che possa davvero tornare a vedere nell’impresa e nella manifattura le sue principali leve di sviluppo. Guardando al futuro e governando il cambiamento in essere.

Quanto vale in termini di investimento?
L’investimento richiesto dalla Città al Governo è di 7,5 milioni. A cui si aggiungono altri 6 milioni che arriveranno dai privati.

Dove sorgerà?
Gli spazi destinati a CTE NEXT saranno quelli del CSI in corso Unione Sovietica. Con ramificazioni su un’ampia parte del territorio cittadino: dal competence center per la nuova manifattura CIM 4.0 del quartiere Mirafiori, al Dora Lab a Nord della città e lungo le sponde del fiume Po, dove saranno installati sensori per lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie innovative.

Rendering degli spazi di CTE NEXT
Chi ne farà parte?
La Città di Torino è capofila del progetto. Si tratterà tuttavia, come sempre, di un grande lavoro di squadra sul territorio. Sarà infatti affiancata da enti che operano nel campo della ricerca (Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Links e il CIM 4.0), da partner tecnologici (CSI Piemonte, TIM; 5T; Fondazione Torino Wireless), e da realtà che si occupano di sviluppo del territorio (gli incubatori I3P e 2i3T, Talent Garden e Digital Magics). A tutti loro, il nostro ringraziamento.

Come opererà?
CTE NEXT punta a coinvolgere nei prossimi quattro anni un ecosistema di oltre 3000 soggetti tra istituzioni, aziende e singoli cittadini. Nel corso della sua operatività supporterà con attività di indirizzo verso percorsi di innovazione circa 400 imprese tra PMI, startup, aspiranti imprenditori e, inoltre, si propone di coinvolgere 120 imprese in percorsi di formazione grazie alla collaborazione con atenei e centri di ricerca.

“Ringrazio l’Assessore Marco Pironti – conclude Appendino – “per il suo straordinario lavoro che ha portato il nostro ad essere il miglior progetto scelto dal Governo. Con lui l’attuale Ministra all’innovazione ed ex assessora, Paola Pisano, con cui tutto era partito. Ringrazio il MISE. E ringrazio gli uffici e tutte e tutti coloro che dall’inizio hanno creduto in questo obiettivo”.

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