Amazon dice addio allo Smart Working – “Tutti devono tornare in ufficio”: la reazione dei dipendenti
Amazon dice addio allo Smart Working – “Tutti devono tornare in ufficio”
Amazon ha annunciato che, a partire da gennaio 2025, metterà fine alla possibilità di lavorare da casa, richiedendo ai dipendenti di tornare in ufficio per cinque giorni alla settimana. Questa decisione, che segna il definitivo addio allo smart working (o meglio, al “lavoro da casa”), avrà un impatto significativo sui più di 1,5 milioni di dipendenti dell’azienda a livello globale.
La nuova politica aziendale
Fino ad ora, molti dipendenti di Amazon potevano lavorare da casa per due giorni alla settimana, ma con la nuova politica, questa opzione verrà completamente eliminata. L’unica eccezione prevista sarà per situazioni di emergenza familiare. Secondo Andy Jassy, l’amministratore delegato di Amazon, questa decisione mira a favorire l’innovazione e la collaborazione, aspetti che, secondo lui, funzionano meglio con i dipendenti presenti fisicamente in ufficio.
Il malcontento dei dipendenti
Nonostante le giustificazioni del CEO, la scelta non è stata accolta positivamente dai lavoratori.
Già nel 2023, infatti, c’erano state proteste contro il parziale ritorno in ufficio, e ora che la decisione di un rientro totale è definitiva, il malcontento potrebbe crescere ulteriormente.
Amazon non è sola in questa tendenza: altre aziende del settore tecnologico stanno riducendo lo smart working o incentivando il ritorno in ufficio, promettendo che la presenza fisica potrebbe facilitare promozioni e avanzamenti di carriera.
Ma, secondo uno studio condotto dal MIT Sloan School of Management, obbligare al rientro in ufficio potrebbe comportare rischi significativi. Le aziende che insistono su questo modello potrebbero perdere i loro dipendenti migliori, attratti da altre realtà che offrono maggiore flessibilità.
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