Auto elettriche, crollo delle vendite. La bolla è scoppiata? I numeri

08/12/2023

Auto elettriche, crollo delle vendite. La bolla è scoppiata? I numeri

I veicoli elettrici stanno subendo un crollo, evidenziato dalla caduta delle valutazioni di start-up come Nikola, Fisker, Rivian Automotive, Lucid, XPeng, Polestar Automotive, Canoo e Lordstown Motors.

Anche Tesla, che toccava i 1.200 miliardi, è scesa a 770 miliardi.

Le nove aziende hanno speso circa 46 miliardi di dollari per costruire le loro attività, ma la capitalizzazione combinata è ora più bassa dell’87%.

“Naturalmente – informa Milano Finanza – ” tutte le aziende hanno raccolto fondi prima di vendere un numero significativo di veicoli. Ma la cifra di 420 mila unità appare corretta per la maggior parte del gruppo. NIO, XPeng e Rivian hanno rappresentato oltre l’80% delle vendite. Si prevede che nel 2024 il fatturato delle nove aziende sarà di circa 36 miliardi di dollari, di cui circa il 70% generato da queste tre marche.

Dire che è stato duro essere una start-up di veicoli elettrici è un eufemismo. Non è stato facile nemmeno per i tre produttori di EV redditizi: Tesla, Byd e Li Auto. La loro massima capitalizzazione di mercato ammontava a circa 1.400 miliardi di dollari. Oggi è scesa a circa 900 miliardi. Tesla rappresenta la maggior parte di entrambi i numeri. La sua capitalizzazione è passata da circa 1.200 miliardi di dollari a circa 770 miliardi.

Queste tre società hanno generato circa 4 miliardi di dollari di free cash flow nei primi tre trimestri del 2023 e circa 20 miliardi di dollari di free cash flow dalla loro nascita. Tesla rappresenta quasi la metà di questa cifra.

Anche i produttori di auto tradizionali non sono stati risparmiati. General Motors, Ford Motor, Stellantis e Volkswagen si sono tutti lanciati nel trend dei veicoli elettrici, annunciando spese miliardarie per impianti di batterie e nuovi modelli. La loro capitalizzazione di mercato combinata è passata da un picco di circa 425 miliardi di dollari a 220 miliardi, con un calo di quasi il 50%.

Complessivamente – scrive ancora Milano Finanza – “negli ultimi due anni sono stati spazzati via circa 1400 miliardi di dollari di valore di mercato, in quanto gli investitori hanno rifatto i conti sui veicoli elettrici.

La forte svalutazione è dovuta al fatto che la crescita sembra rallentare. General Motors e Ford hanno entrambe ritardato gli investimenti per i veicoli elettrici e hanno posticipato gli obiettivi di vendita.

Il mercato dei veicoli ibridi è invece fiorente. Fino a ottobre, le vendite di veicoli ibridi del leader Toyota Motor sono aumentate di circa il 28% rispetto all’anno precedente e fino a questo momento le vetture ibride hanno rappresentato essenzialmente l’intera crescita delle vendite dell’azienda. Questa crescita ha spinto al rialzo il titolo: le azioni hanno guadagnato più del 35% negli ultimi 12 mesi”.

Anche i produttori tradizionali come General Motors, Ford, Stellantis e Volkswagen hanno subito un calo del 50% nella loro capitalizzazione di mercato a causa della frenata nella crescita dei veicoli elettrici. La domanda rimane positiva, ma il rallentamento del tasso di crescita evidenzia la necessità di più modelli diversificati. Anche Tesla ha visto un rallentamento e mira a rilanciare la crescita con l’introduzione di nuovi modelli. La tecnologia EV è ancora vitale, ma le valutazioni eccessive delle start-up sembrano essere un capitolo chiuso.

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