I lavoratori del Centro Produzione della Rai di Torino hanno bocciato nell’ultima assemblea l’accordo per la realizzazione delle 180 puntate della fiction “Il paradiso delle signore”.
Queste le condizioni lavorative per un centinaio di persone impegnate nelle riprese: 220 giorni di lavoro con orario giornaliero di 9 ore e l’eventualità di essere impegnati anche un sesto giorno.
Previsto dalla produzione un incentivo di 25 euro al giorno e una tantum di 800 euro.
Condizioni evidentemente non ritenute adeguate dai lavoratori, riuniti in assemblea, nonostante l’intervento attivo della sindaca Chiara Appendino che sembrava aver sbloccato la situazione.
I lavoratori hanno nuovamente bloccato le trattative, spiegando che la Rai non sarebbe venuta incontro alle loro richieste.
Dopo questa presa di posizione, Rai e Comune di Torino hanno risposto con un comunicato:

“E’ un’occasione mancata – si legge nel comunicato – “che avrebbe potuto consentire, quale volano di sviluppo dell’audiovisivo sul polo torinese, il rilancio delle produzioni Rai su Torino. La Rai ringrazia l’amministrazione comunale per il fattivo contributo nel ricercare una soluzione che salvaguardasse il prodotto ed esprime rammarico per aver portato le istituzioni ad assistere ad una ‘fiction’ in cui è mancato, da parte dei lavoratori, il dato di realtà. Questo però non pregiudica la più ampia collaborazione istituzionale tra Rai e Città di Torino considerata l’importanza della presenza Rai nel capoluogo piemontese“.