
Crollo record del Pil in Italia: -11%, è il dato peggiore in Europa

Tempi durissimi per il nostro Paese che si appresta a registrare un autentico crollo del Pil, il dato peggiore in tutta l’Unione Europea.
Nel 2020 il Pil italiano scenderà a -11,2%, il peggior calo dell’Unione: queste le ultime stime sulla crescita secondo le previsioni d’estate della Commissione Ue. E’ una profonda contrazione della nostra economia causata in particolare dal Covid-19 e dalle misure di contenimento.
Il blocco della produzione ha un impatto ancora più pesante sull’attività economica “nel secondo trimestre rispetto al primo”, scrive la commissione europea.
Quindi, secondo le stime di Bruxelles: “nel terzo trimestre, in assenza di una seconda ondata di contagi, l’attività economica riprende aiutata dalle politiche del governo. La produzione industriale riprenderà più rapidamente”, ma i problemi resteranno per il turismo e tutte le attività associate.
I dati peggiori per il 2020 riguardano questi 3 paesi Italia (-11,2%), Spagna (-10,9%), Francia (-10,6%): “si tratta di una recessione ancora più profonda delle attese, e con divergenze più ampie”.
Per quanto riguarda l’Italia, spiega l’Ansa:
“La spesa dei consumatori dovrebbe riprendere dalla metà dell’anno, e il sostegno della cassa integrazione o di altri schemi dovrebbe ridurre l’impatto della crisi sui salari. Ma gli investimenti delle aziende rimarranno depressi quest’anno, data l’alta incertezza sul fronte della domanda e la necessità delle aziende di conservare liquidità, nonostante i prestiti garantiti, crediti fiscali e altre forme di sostegno. Per l’Italia le stime di crescita restano soggette a rischi al ribasso, e un crollo del mercato del lavoro protratto, una volta che le misure di emergenza sono terminate, potrebbe frenare l’attesa ripresa”.