05/04/2022

Territorio

Ecco il ‘Patto di Torino’, Draghi-Lo Russo: una firma da 1 miliardo di euro per la città

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Palazzo Civico ha accolto oggi pomeriggio il Presidente del Consiglio Mario Draghi, in città per sottoscrivere con il Sindaco Stefano Lo Russo il “Patto per Torino”, il fondo salva comuni che porterà nelle casse di Palazzo civico 1 miliardo e 120 mila euro in 20 anni.

Mezz’ora di incontro privato negli uffici del primo cittadino, poi la cerimonia in Sala Rossa alla presenza di consigliere e consiglieri, assessore e assessori e autorità.

In apertura i saluti di benvenuto della Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, che nel ringraziare il Premier per la sua presenza ha sottolineato l’impegno del governo verso le amministrazioni locali, avamposti nel rispondere ai bisogni della cittadinanza, specialmente nei momenti di pericolo e incertezza. La Presidente ha evidenziato lo spirito resiliente, laborioso e ingegnoso della Città, che non mancherà di mettere in campo anche in questa nuova stagione di investimenti che saranno realizzati anche grazie al gioco di squadra tra le diverse istituzioni.

E’ toccato poi al Sottosegretario di Stato, Roberto Garofali, che ha evidenziato come la sottoscrizione di questo Patto rappresenti un nuovo momento di rivisitazione delle relazioni finanziarie tra Stato ed enti locali e sia frutto di una stretta collaborazione tra i ministeri dell’Interno e dell’Economia, Comune di Torino e Presidenza del Consiglio.

Ha preso quindi la parola il Sindaco Stefano Lo Russo, che nel suo intervento ha ricordato come Torino si trovi in questo momento di fronte a un bivio storico, tra la visione nostalgica di quello che è stata e il rilancio verso il futuro.

L’opportunità offerta dal PNRR, il programma di investimento tra i più importanti della storia della città, aprirà una nuova fase di crescita e sviluppo da affrontare con una macchina organizzativa e amministrativa efficiente, conti solidi e bilanci in equilibrio.

Nel discorso di chiusura il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato come la cerimonia di oggi sia un’occasione per pensare insieme il futuro di Torino, “perché risponda con inventiva e coraggio alle trasformazioni del nostro tempo, come ha saputo fare in passato.”

Con il PNNR la Città e il Piemonte saranno supportati nel rinnovamento manifatturiero, nella transizione ecologica, nella ricerca scientifica e negli investimenti in scuola e sanità.

“Lo sviluppo economico deve andare di pari passo con il progresso civile e la lotta alle disuguaglianze, con quartieri ancora più inclusivi, moderni e sostenibili”, ha continuato Draghi.

Il Premier ha concluso con un appello a tutti i torinesi, in particolare ai più giovani, che hanno mostrato di saper reinventare la città in una direzione più solidale e sostenibile, di riuscire a incidere in modo positivo e concreto sulle politiche pubbliche, esortandoli a unire le loro intelligenze e il loro entusiasmo per migliorare la città e l’intero paese.

“Con la firma del Patto per Torino – ha commentato il sindaco Lo Russo – ” scriviamo una nuova pagina per la nostra città: un modello virtuoso che rappresenta la modalità di lavoro e di scambio tra la Città e il Governo, un confronto permanente che rende migliore il lavoro di tutti e si riflette al meglio verso i nostri cittadini. Un nuovo accordo che supera i problemi strutturali che hanno pesato sulle casse comunali. Il Patto è il migliore esempio di un lavoro comune e positivo. Risorse in cambio di impegni per riforme e investimenti, con obiettivi di qualità e tempi certi.
Grazie al presidente Mario Draghi, la sua presenza a Torino è un segnale di vicinanza e di attenzione alle Città. Il livello più vicino ai cittadini. Grazie all’assessore Gabriella Nardelli, instancabile e attenta custode dei conti comunali, al sottosegretario Roberto Garofoli, agli uffici del Ministero dell’economia e a tutte le persone coinvolte del Comune di Torino. Abbiamo tutti creduto in questo grande progetto di rilancio.
Senza il loro fondamentale contributo noi oggi non saremmo stati qui a parlare di futuro.

La foto dal sito del Comune di Torino

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