Le misure via via sempre piu’ restrittive e la quarantena forzata per tutto il Paese stanno producendo effetti che destano preoccupazione. A lanciare l’allarme, a Torino, il comandante dei vigili Bezzon.

L’ultima  decisione di chiudere parchi e giardini e limiatre al massimo l’attività all’aria aperta ha visto in prima linea il governatore del Piemonte Cirio. Su questo tema è risultata invece maggiormente ‘elastica’ al sindaca Chiara Appendino, che ha manifestato preoccupazione per le ripercussioni psicologiche per la popolazione:

“Non dimentichiamoci – ha ricordato al sindaca – “di tutte quelle persone che stanno vivendo momenti di solitudine oppure costrizioni impattanti per la gestione dei nuclei familiari, come quelle famiglie di quattro o cinque persone che vivono in 30 metri quadri”.

Negli ultimi giorni si registra un fenomeno decisamente preoccupante: si moltiplicano i casi di aggressività nella popolazione, con un aumento significativo dei casi di Tso, trattamento sanitario obbligatori, effettuati dai vigili.

In media, solitamente, si effettuano a Torino dai 180 ai 200 trattamenti all’anno, poco più di uno ogni due giorni. Ma i numeri, in questa fase di emergenza, sono in netto aumento, basti pensare che solo ieri sono stati eseguiti nove Tso nel capoluogo piemontese.

“C’è un tema di tenuta psicosociale che dobbiamo tenere in considerazione qualche valvola di sfogo va tenuta”- ha spiegato il comandante dei vifili Bezon

A Torino, si ricorda, è attivo un numero per consulenze psicologiche durante l’emergenza sanitaria.

Associazione Psicologi per i popoli: 011 01137782. Da lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.