La famiglia Agnelli è coinvolta in una disputa legale complessa e di grande rilevanza, che vede contrapposti i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann alla madre Margherita Agnelli de Pahlen.

Il cuore della controversia è la validità di un patto successorio e un accordo transattivo stipulati nel 2004, quando Margherita rinunciò ai diritti sull’eredità paterna e futura materna in cambio di un compenso di 1,3 miliardi di euro in contanti, immobili e opere d’arte. Tuttavia, Margherita ha successivamente messo in discussione la legittimità di tali accordi, avviando battaglie legali sia in Svizzera che in Italia.

La disputa e il processo a Ginevra
Il 29 novembre 2024, presso il tribunale di Ginevra, si terrà un’udienza cruciale, in cui i fratelli Elkann e la madre si sono confrontati per la prima volta direttamente in un’aula giudiziaria svizzera.

Questa data rappresenta un momento chiave in un contenzioso legale che dura da quasi un decennio, caratterizzato da procedimenti silenziosi e schermaglie procedurali. Al centro del dibattito c’è la validità degli accordi del 2004, stilati secondo il diritto svizzero, che escludono Margherita dall’eredità familiare a favore dei figli e basati sulle volontà testamentarie della nonna Marella Caracciolo, scomparsa nel 2019.

Indagini sulla residenza di Marella
Un punto centrale nella disputa riguarda l’effettiva residenza di Marella Caracciolo negli ultimi anni della sua vita. Secondo le indagini penali condotte a Torino, Marella potrebbe essere stata residente in Italia, e non in Svizzera come indicato, dal 2010 in poi. Questo elemento è cruciale perché determina quale legislazione – svizzera o italiana – debba essere applicata alla successione. La difesa di Margherita sta cercando di utilizzare i risultati delle indagini penali torinesi per dimostrare che l’eredità dovrebbe essere regolata dal diritto italiano, il che potrebbe invalidare gli accordi del 2004.

Repercussioni economiche e legali
Il controllo del patrimonio dell’Avvocato Gianni Agnelli e della moglie Marella, che comprende importanti partecipazioni in società come Stellantis, Ferrari, Juventus, Gedi e altre, è il fulcro della contesa. John Elkann, come presidente di Stellantis e amministratore delegato di Exor, guida l’impero familiare attraverso la holding Dicembre. Le accuse che coinvolgono i fratelli Elkann, consulenti finanziari e notai, includono presunti reati come frode fiscale e falso ideologico, legati alla gestione delle imposte sul patrimonio estero di Marella.

La causa a Ginevra potrebbe influire significativamente su altri contenziosi aperti, tra cui uno in Italia avviato nel 2022 da Margherita per annullare sia la successione svizzera della madre sia i contratti del 2004 riguardanti l’eredità del padre. Il tribunale italiano aveva inizialmente sospeso il procedimento in attesa delle decisioni svizzere, ma la Cassazione ha successivamente ordinato di approfondire la questione della residenza di Marella.

In parallelo, presso un altro tribunale svizzero a Thun, i fratelli Elkann stanno cercando di ottenere il riconoscimento ufficiale del loro status di eredi, basandosi su testamenti della nonna, la cui validità è stata contestata da Margherita. La risoluzione di queste controversie avrà un impatto duraturo sulla gestione e il controllo dell’immenso patrimonio familiare.