
Lavoro in Italia, dati allarmanti – L’ 83% dei rapporti sono di natura precaria: il lavoro stabile è un’utopia
Lavoro in Italia, dati allarmanti – L’ 83% dei rapporti sono di natura precaria.
I dati del 2023 sui contratti di lavoro in Italia sono decisamente preoccupanti: l’83,5% dei nuovi rapporti è di natura precaria, e il 34,4% dei contratti cessati è durato meno di un mese.
Questo fenomeno colpisce soprattutto i giovani, costretti a vivere nell’incertezza, senza possibilità di ottenere mutui o pianificare a lungo termine. L’Italia è ultima in Europa per tasso di occupazione (61,5% contro una media del 70,4%) e registra un tasso di occupazione femminile molto basso (52,5% rispetto al 65,7% europeo).
Il 43,2% dei giovani ha contratti temporanei, seconda solo alla Spagna in questa negativa classifica.
“Il fenomeno dei lavori precari colpisce principalmente i giovani, costretti a vivere in una perenne incertezza che li esclude dalla possibilità di ottenere un mutuo o di fare progetti a lungo termine – scrive il sito will_ita, che aggiunge ” Secondo i dati Eurostat, nel 2023 l’Italia, nonostante la crescita degli occupati, è ultima in Europa per tasso di occupazione, con il 61,5% rispetto a una media europea del 70,4%. Anche il tasso di occupazione femminile è estremamente basso, al 52,5% rispetto alla media del 65,7%. La precarietà colpisce duramente i giovani italiani: il 43,2% dei giovani è occupato con contratti temporanei, posizionando l’ Italia al secondo posto in questa classifica negativa, subito dopo la Spagna”.