Sarà linea dura del Governo: “Se abbassiamo la guardia, la terza ondata è dietro l’angolo”, sono le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza che anticipa il contenuto del prossimo dpcm in vigore dal 4 dicembre.

“Le misure messe in campo stanno funzionando, ma attenti a non scambiare un primo raggio di sole con lo scampato pericolo“, spiega il ministro Speranza, aggiungendo che l’obiettivo è ora non replicare le “leggerezze dell’estate, una situazione che non può ripetersi”, quando il Paese vede ancora oltre 20mila contagi al giorno.

 “A Natale le limitazioni saranno rafforzate. Non possiamo ripetere le leggerezze di quest’estate”- ripete Speranza.
Resta la divisione a zone ed è confermata la chiusura degli impianti sciistici. Ancora da chiarire se verranno concesse deroghe allo stop degli spostamenti, ma sarà garantito il rientro nel proprio comune di residenza.

Speranza è intervenuto al Senato, evidenziando il miglioramento di una situazione sanitaria, che necessita tuttavia di restare sotto controllo:

“L’indice Rt è passato da 1,7 a 1,08 in quattro settimane, e sono fiducioso che a breve possa scendere sotto l’1. Una soglia essenziale per riportare i contagi sotto controllo ″ – ha spiegato il Ministro della Salute, che ha aggiunto: “permangono grandi difficoltà. La circolazione sostenuta del virus rende difficile il contact tracing e può alimentare focolai. C’è forte pressione sugli ospedali, dall’area medica alle terapie intensive. Per la stabilizzazione dei primi risultati positivi c’è bisogno di altre settimane di sacrifici e poi una robusta cura di mantenimento, in attesa dell’arrivo del vaccino. L’acquisto del vaccino sarà centralizzato e somministrato gratis a tutti gli italiani. Si tratta di un bene comune, un diritto assicurato a tutte le persone. Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione”, ha annunciato Speranza.

Per le vacanze di natale resta confermato il coprifuoco alle 22, come la possibilità di andare al ristorante a pranzo. Stop invece a sci e crociere, mentre è ancora aperta la questione dei ricongiungimenti tra parenti di primo grado. Sono al vaglio diverse ipotesi per scongiurare che che milioni di anziani in Italia possano trovarsi soli nel corso delle festività natalizie.