L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia si è schierato a fianco di don Michele Babuin, il parroco che ha deciso di chiudere prima degli orari canonici la Chiesa Maria della Pace di via Malone, a causa del via vai di spacciatori.
Una scelta sofferta, ma inevitabile.

Il parroco non può garantire la sicurezza dei fedeli e il suo gesto ha trovato l’approvazione di Nosiglia:

“Quella di padre Michele è stata una scelta sofferta, ma necessaria” – ha spiegato monsignor Nosiglia in visita pastorale a Madonna di Campagna.
“Non mi preoccupa soltanto il fatto che si debbano porre limiti agli orari di apertura di un edificio sacro- ha aggiunto l’arcivescovo –  “Ma che ciò avvenga perché l’intero territorio non è più sentito sicuro da chi ci vive. Non si tratta soltanto di garantire la sicurezza alle persone che frequentano la chiesa e il decoro di un’importante presenza del territorio. Si tratta anche di non cedere alla deriva di un degrado che, a quanto pare, è difficile da contenere. Quando ci battiamo, come stiamo facendo, per l’accoglienza e l’integrazione dei cittadini, sappiamo bene che questo cammino deve procedere nella tutela dei diritti di tutti, a cominciare da un’esigenza basilare di sicurezza del territorio.
Quindi, ha concluso Nosiglia:
“Non si può pretendere dalle parrocchie una supplenza su problemi che riguardano prima di tutto l’ordine pubblico e il governo della città“.