
Nuovo condono in arrivo per cartelle esattoriali – Ecco come funziona

Nuovo condono in arrivo per cartelle esattoriali
La nuova proposta di “rottamazione” delle cartelle esattoriali potrebbe ampliare i termini per la definizione agevolata, includendo debiti affidati all’Agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023 o, con alcune modifiche, fino al 31 dicembre 2024. Questa estensione è stata avanzata attraverso emendamenti della maggioranza al decreto Milleproroghe, tra cui uno della Lega, presentato dal senatore Massimo Garavaglia, e uno di Noi Moderati, a firma Borghese.
Estensione della rottamazione
L’attuale Rottamazione quater si applica ai carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Se l’emendamento della Lega fosse approvato, la definizione agevolata verrebbe ampliata di un anno e mezzo, fino alla fine del 2023. Un ulteriore emendamento di Noi Moderati propone di prolungare i termini fino al termine del 2024, offrendo più tempo per accedere a questa misura.
La definizione agevolata permette di estinguere i debiti pagando solo il capitale e le spese per procedure esecutive e di notificazione, escludendo interessi e sanzioni. I pagamenti possono essere dilazionati in un massimo di 120 rate.
Come funziona la definizione agevolata
Questa misura riguarda tutti i carichi affidati alla riscossione, incluse cartelle ancora non notificate, rateizzate o sospese, e quelle già oggetto di saldo e stralcio. I benefici previsti comprendono l’annullamento di: interessi iscritti a ruolo; sanzioni; interessi di mora; aggio.
“Per quanto riguarda i debiti relativi ai carichi riguardanti le sanzioni per violazioni del Codice della strada – si legge su Today.it – ” nonché le altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), l’accesso alla misura agevolativa prevede, invece, che non siano da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi, le maggiorazioni, le more, nonché le somme dovute a titolo di aggio. Restano escluse le somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato, crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti, così come multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna”.