23/07/2021

Sport

Olimpiadi di Tokyo- Ecco gli atleti piemontesi, gioielli del nostro territorio “Siete il nostro orgoglio”

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“I gioielli del nostro Piemonte che brillano da oggi a Tokyo. Siete il nostro orgoglio”. Il presidente della Regioen Alberto Cirio saluta gli atleti piemontesi che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo.

Ecco i gioielli del nostro territorio

 

Giovanni Pellielo (Tiro a Volo)
Nato a Vercelli, a fossa olimpica è la sua casa. E, mentre gli avversari passano e i compagni di squadra cambiano, lui, a 46 anni, resta e continua a vincere. Lo fa da quando, appena diciottenne e con la complicità della madre che praticava questo
sport, si avvicinò al mondo del tiro a volo. Nel suo palmares vanta un Bronzo olimpico a Sydney 2000, gli argenti ad Atene 2004 e Pechino 2008, quattro Campionati del mondo, tre europei e ben sette Coppe del mondo.

Carlo Tacchini (Canoa)
Nato a Verbania. Si tratta di una prima volta assoluta per lui e per lo sport italiano, in quanto nessuno prima d’ora aveva ottenuto la qualificazione olimpica in questa specialità. Il pass per il Brasile è arrivato al termine di una grande performance nelle acque di Duisburg, dove si assegnavano gli ultimi posti disponibili, in cui il poliziotto piemontese si è reso protagonista di una sensazionale rimonta, agguantando il secondo posto davanti ad avversari più esperti. Il 21enne studente di Scienze Politiche, già bronzo iridato ed europeo Under 23 lo scorso anno, non ha dimenticato, però, i propri inizi e il primo pensiero è andato subito a coloro che lo hanno fatto crescere nella Polisportiva Verbanese, Mario Cova e Vittorio Carletto.

Alessia Maurelli (Ginnastica)
Nata a Rivoli (To). Al secondo anno tra le Leonesse della Nazionale ha già conquistato un oro mondiale e un argento a Stoccarda 2015, che si aggiungono al secondo posto ottenuto a Smirne l’anno precedente. Venti anni da compiere il giorno dopo la chiusura dei Giochi di Rio 2016, è diplomata al Liceo Scientifico. Con le “sorelle d’Italia” proverà a bissare la medaglia olimpica che le Azzurre hanno conquistato a Londra 2012.

Alice Sotero (Pentathlon)
Nata ad Asti. La 25enne astigiana sbarca a Rio grazie al nono posto ottenuto ai Campionati europei di Bath. In Inghilterra ha contribuito, inoltre, alla conquista del bronzo a squadre, dietro a Gran Bretagna e Germania. Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.

Valeria Straneo (Atletica Leggera)
Nata ad Alessandria. Quaranta anni e non sentirli. Esempio di costanza e forza di volontà, la maratoneta insegue a Rio un podio olimpico che potrebbe coronare la sua straordinaria carriera. Anche se è arrivata in Nazionale soltanto a 35 anni, la piemontese è stata capace di mettere in bacheca un argento iridato e uno europeo. Mamma di Leonardo ed Arianna, è laureata in Lingue e fino a qualche tempo fa lavorava in un asilo nido come educatrice con un contratto a tempo determinato. Nel 2010 si è sottoposta all’asportazione della milza e di parte della colecisti per risolvere una sferocitosi
ereditaria, e da allora la sua “vita è cambiata”, tanto da arrivare, in ambito sportivo, nella top 10 dei runner. Perché in strada, come nella vita, non molla un centimetro.

Elisa Rigaudo (Atletica Leggera)
Nata a Cuneo. È la mamma dell’atletica italiana. Dopo la seconda maternità (alla primogenita Elena si è aggiunto Simone), nel 2015 è tornata a correre sulle strade di Pechino, dove, sette anni fa, aveva conquistato il bronzo olimpico nei 20 km di marcia. Dopo alcune esperienze nello sci alpino e nelle corse campestri, ha scelto la marcia diventando la seconda marciatrice italiana più titolata della storia dei campionati Assoluti e, nel suo palmares, ha anche un bronzo ottenuto ai Mondiali di Daegu 2011 e uno vinto agli Europei di Goteborg 2006. Piemontese (e tifosa della Juve), si definisce una “mammaatleta-che-lavora” e, a 36 anni, sta vivendo la sua terza vita sportiva dividendosi tra figli,
allenamenti e gare. “Con il buon senso e organizzazione si riesce a fare tutto”, ha rivelato.

Matteo Piano (Pallavolo)
Nato ad Asti. Pallavolista (nel ruolo di centrale), gioca con i campioni d’Italia di Modena e con l’Italvolley ha vinto, nel 2015, una medaglia d’argento alla Coppa del Mondo e un bronzo europeo. Dopo tanto nuoto e un po’ di basket, si è avvicinato a questo sport intorno ai 12 anni, attratto dal cartone animato “Mila e Shiro”. Donatore di midollo osseo,
partecipare all’Olimpiade è per lui la realizzazione di un sogno. A Rio, il 25enne astigiano darà cuore e muscoli per la causa azzurra.

Valentina Moscatt (Judo)
Nata a Venaria Reale (To). Un concentrato di passione, energia e capacità. Gareggia da sempre nella categoria più leggera, e con la qualificazione olimpica ha coronato un percorso che parte da lontano: nel 2004 divenne vice campionessa continentale juniores, nel 2007 ha ottenuto lo stesso risultato a livello senior.

Fabio Basile (Judo)
Nato a Rivoli. Il talentuoso judoka di Settimo Torinese ha iniziato a mettersi in luce sin da cadetto, conquistando un oro, un argento e due bronzi tra europei e mondiali giovanili, sino al terzo posto ai Giochi del Mediterraneo 2013 (ancora 19enne) e nell’ultima rassegna continentale. Nell’ultimo appuntamento di qualificazione olimpica a disposizione ha
avuto la meglio sull’amico-rivale Elio Verde, quinto a Londra 2012, estromettendolo dalla corsa ai Giochi e staccando il biglietto per il Brasile.

Andrea Tiberi (Ciclismo)
Nato a Torino. Assieme a Marco Aurelio Fontana è uno dei biker più noti a livello internazionale, dall’alto della sua grande esperienza. Il suo anno olimpico non è iniziato nel verso giusto, a causa di un problema alla tiroide, riscontrato durante la consueta visita di idoneità agonistica, che ha richiesto un intervento chirurgico e ha posticipato il suo debutto stagionale. Rientrato in pista con tenacia, determinazione e passione, ha ottenuto il pass per Rio, dando un segnale forte a se stesso e agli altri. Nel test event del tracciato olimpico brasiliano si è classificato al terzo posto, un segnale incoraggiante in vista dei Giochi. L’azzurro è sulla buona strada.

Luisa Trombetti (Nuoto)
Nata a Moncalieri (To). La passione per il nuoto è ereditaria. L’azzurra, infatti, ha seguito le orme della madre e si è gettata in piscina sin da giovanissima. La sua prima medaglia è arrivata nei 200 rana, ma col tempo si è affermata soprattutto nel misto e nello stile libero, specialità nelle quali si è cimentata in competizioni internazionali come Eyof,
Universiadi ed Europei. Come tanti altri atleti italiani, è riuscita a coniugare sport e studio, arruolandosi nel gruppo sportivo Fiamme Oro e, contemporaneamente, iscrivendosi alla facoltà di Economia Aziendale. Nel 2012 è venuto a mancare il suo allenatore, ma, dopo un periodo un po’ difficoltoso, ha trovato la forza per proseguire e continuare a inseguire palcoscenici sempre più importanti.

Diego Rosa (Ciclismo)
Nato ad Alba (Cn). Proviene dal mondo della mountain bike, come testimoniato dalla vittoria nella quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi 2016, celebrata scendendo dalla bici e attraversando a piedi la linea del traguardo alla maniera dei biker. Dopo aver iniziato a pedalare quasi per gioco, ha avuto modo di allenarsi con atleti di prima fascia dai quali ha imparato molto. Passato gradualmente al ciclismo su strada, è arrivato ad essere uno dei punti di forza del suo team e, più in generale, del ciclismo italiano.

Elisa Longo Borghini (Ciclismo)
Nata a Verbania. Giovane, ma già sotto i riflettori del ciclismo italiano. Figlia dell’ex sciatrice di fondo Guidina Dal Sasso e fratello dell’ex ciclista Paolo Longo Borghini, ha iniziato a pedalare a nove anni seguendo proprio l’esempio di quest’ultimo. Si è consacrata come una delle migliori protagoniste del ciclismo azzurro centrando la medaglia di bronzo ai
Mondiali 2012 di Valkenburg, arrivata dopo quella ottenuta agli Europei di Goes, nella prova a cronometro Under 23. Nelle ultime stagioni si è aggiudicata appuntamenti di alto livello ed è ora pronta a puntare le Olimpiadi di Rio, con un tracciato impegnativo che ben si adatta alle sue caratteristiche.

Marco Lingua (Atletica Leggera)
Nato a Chivasso (To). Ritorna in una rassegna a cinque cerchi, dopo l’esperienza di Pechino, uno dei veterani dell’atletica leggera italiana. Ha iniziato a praticare il lancio del martello a 15 anni, appassionatosi alla specialità dopo una gara seguita in tv, entrando poi nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle nel 1999. Nel suo palmares può vantare un argento
conquistato ai Mondiali militari di Sofia nel 2009, oltre alla già citata partecipazione olimpica del 2008, chiusa con tre lanci nulli in qualificazione nonostante una stagione positiva in cui aveva ritoccato più volte il proprio primato personale. In passato è stato anche campione italiano di sollevamento pesi (categoria +105 Kg), oltre ad aver ottenuto una discreta popolarità con la trasmissione “Otto Millimetri”, andata in onda su Italia 1 dal 1997 al 2000.

Davide Manenti (Atletica Leggera)
Nato a Torino. Frequentava già gli impianti di allenamento torinesi con gli amici prima ancora che l’atletica leggera diventasse la sua professione principale. Nel giro di poco tempo, una volta individuata questa strada, è riuscito subito a stabilire il nuovo record per la classe cadetta sulla distanza spuria dei 300m. La progressione negli anni lo ha portato a laurearsi campione d’Europa Under 23 nel 2011, assieme alla staffetta azzurra 4×100, risultato bissato due anni dopo ai Giochi del Mediterraneo. Ha già avuto modo di vivere un’esperienza olimpica nel 2012, sempre facente parte del quartetto italiano.

Eleonora Lo Bianco (Pallavolo)
Nata a Borgomanero (No). La prima di 544 presenze in Nazionale (record assoluto) risale addirittura al 1998, quando fece il proprio esordio vittorioso contro il Brasile. E proprio in terra carioca la palleggiatrice azzurra potrà tagliare il traguardo della quinta Olimpiade in carriera, per tentare l’ennesimo assalto al podio più prestigioso. In maglia azzurra
ha giocato e vinto praticamente ogni competizione, mentre a livello di club ha legato gran parte della propria carriera a Bergamo, concedendosi però anche un’esperienza in Turchia, al Galatasaray prima e al Fenerbahce poi. Ha vinto un’importante partita anche fuori dal campo, superando senza problemi un piccolo intervento per asportare un
tumore al seno, diagnosticatogli nel 2011.

Arianna Schivo (Sport Equestri)
Nata a Torino. Realizza il suo sogno di partecipare ai Giochi di Rio, sostituendo uno dei suoi “idoli” del completo: Vittoria Panizzon. Il suo cammino con i cavalli è cominciato all’età di 7 anni. Prima il volteggio, poi il dressage e il salto ostacoli con i pony, in vari centri ippici intorno a Roma. Quindi, grazie al suo istruttore Francesco Cinelli, ha conosciuto il
concorso completo. Da qualche anno l’azzurra, nata a Torino 29 anni fa, si è trasferita in Francia: prima nella scuderia dell’olimpionico Sebastien Poirier, poi con Nicolas Touzaint e, infine, a Saumur, dove ha frequentato la Scuola nazionale di Equitazione ed è allenata da Didier Dhennin.

Alberto Ricchetti (Canoa)
Nato a Omegna (Vb). Trentuno anni, di Omegna, è uno dei veterani del kayak azzurro. La prima pagaiata l’ha data intorno ai nove anni, ma è soltanto tre anni dopo che, grazie al suo gruppo di amici, pagaiare è diventata una passione. Specialista di K4 e K2, ha rappresentato l’Italia in tutte le competizioni e, adesso, torna ai Giochi dopo l’esperienza
di Pechino 2008, in cui si piazzò ai piedi del podio nel K4 1000mt.

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