Oltre ai provvedimenti a favore della cassa integrazione spicca nel ‘Decreto Rilancio’ l’insieme di interventi a sostegno del reddito, in particolare delle famiglie.

Questi i principali aiuti economici

Il reddito di emergenza
Copre tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche e non hanno potuto beneficiare del reddito di cittadinanza.
Dovrebbe interessare circa un milione di cittadini, con cifre erogate fra i 400 e gli 800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare.

Le domande vanno presentate all’Inps da coloro che hanno residenza in Italia, un patrimonio mobiliare sotto i 10 mila euro e un Isee inferiore a 15 mila euro.

Smart working con figli minori di 14 anni

Nel decreto Rilancio è stato inserito il diritto per i genitori, dipendenti del settore privato e con un figlio minore di 14 anni, di poter lavorare da casa, in modalità smart working, fino al termine dell’emergenza coronavirus.

Bonus congedi parentali e baby sitter
Prorogati anche i provvedimenti per i genitori con figli inferiori ai 12 anni, già presenti nel Cura Italia. Proroga per il congedo parentale fino a 30 giorni, periodo in cui si riceverà una indennità del 50% della retribuzione. Si può inoltre – spiega il quotidiano Repubblica “cumulare il bonus baby sitter da 600 euro, che ora arriva a 1.200 euro se non è stato ancora chiesto o ottenuto. Il bonus vale anche come spesa per centri estivi o servizi per l’infanzia”.

Prorogato il Bonus per gli autonomi

Prorogato in automatico per il mese di aprile il bonus da 600 euro per tutti coloro che ne hanno diritto (più di 5 milioni di cittadini): autonomi, cococo, contratti a progetto, artigiano, commercianti.

A maggio la somma salirà a mille euro, a questa condizionalità: è necessario dimostrare una riduzione pari al 33% del reddito del secondo bimestre 2020 (marzo e aprile) rispetto al medesimo bimestre 2019 .
I cococo riceveranno i 1000 euro qualora il loro rapporto di lavoro sia stato interrotto durante i mesi di lockdown.

Reddito di cittadinanza e lavori agricoli
Novità temporanee per coloro che già ricevono  il reddito di cittadinanza: per altri due mesi non avranno l’obbligo di recarsi nei centri per l’impiego per cercare offerte di lavoro. Sarà possibile inoltre stringere accordi con imprese agricole per contratti a termine fino a 30 giorni, rinnovabili per altri 30.  Il compenso, in questo caso, non potrà superare i 2 mila euro.