
Sesso in cambio di voti, fu sorpreso a comprare cocaina – Il prof era seminfermo di mente

Il professore Luca Sgarbi era seminfermo di mente al momento dei fatti: questo l’esito della perizia redatta da uno psichiatra di Genova, dopo la richiesta di Stefano Vitelli, il Giudice dell’udienza preliminare che si occupa del caso.
In cambio di un voto alto per la tesi di laurea, nell’estate 2016, il professore di diritto del lavoro dell’Università di Torino Luca Sgarbi avrebbe preteso favori sessuali da una studentessa che si era rivolta al docente (oggi 46 enne) chiedendogli di farle da relatore.
Sgarbi in seguito ha respinto in toto le accuse (è inoltre accusato di detenzione di materiale pedopornografico). Ma i risultati della perizia psichiatrica comunicati nelle ultime ore consegnano nuovi dati sulla vicenda al gup Vitelli.
Una vita piuttosto turbolenta quella del professore: nel dicembre scorso, costretto agli arresti domiciliari nella casa del padre a Bologna, Sgarbi aveva ottenuto il permesso per un ricovero in una clinica del Canavese. Fu fermato dai carabinieri mentre acquistava cocaina da uno spacciatore nei pressi di Lungo Dora Firenze.