“Torino ama e accoglie tutte le famiglie” – Lo striscione di Appendino contro il congresso di Verona
Il congresso di Verona è iniziato oggi, fra mille polemiche. C’è chi lo ha definito un raduno di persone che hanno una visione medievale della famiglia e della donna. E il congresso veronese sulla famiglia è partito con toni accesi con un attacco alla legge 194 di Massimo Gandolfini, leader del Family day.
Il Comune di Torino ha preso una posizione piuttosto netta contro l’evento in Veneto, anche attraverso uno striscione esposto sulla facciata del Municipio:
“Da tempo il Comune ha deciso di mutare la visione di un unico modello di famiglia pensando a quella pluralista – ha scritto successivamente Chiara Appendino – “Qui tutte le famiglie sono benvenute. Nessuna esclusa.
Sull’argomento è intervenuto anche di Marco Giusta assessore alle Politiche per le famiglie:
“Famiglie sono persone sole, anziani, zii e nipoti, figli e figlie, nonne e cugine, mariti e mogli, compagni e compagne, famiglie di nuova costituzione, ricomposte, allargate, le coppie omogenitoriali, i loro figli che la nostra Amministrazione ha deciso di riconoscere, prima in Italia”, Ogni persona porta con sé la propria idea di famiglia e compito di una istituzione non potrà mai essere quello di escluderne alcuni, peggio ancora ritenerne uno superiore moralmente”.