Torino – Chiude anche la storica fabbrica del Cinzano. 350 lavoratori a rischio

La Diageo, multinazionale britannica leader nel settore delle bevande alcoliche, ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Santa Vittoria d’Alba, in provincia di Cuneo, entro la metà del 2026.

Questa decisione riguarda 349 lavoratori, tra operai, impiegati e dirigenti, che operano in un sito produttivo di grande rilevanza storica, un tempo associato al marchio Cinzano. Attualmente, nello stabilimento piemontese vengono prodotti circa 135 milioni di litri all’anno, includendo marchi celebri come Johnny Walker, Baileys, Gordon’s, Guinness e Smirnoff.

L’azienda ha comunicato che  la chiusura è dovuta a diversi fattori: scarso mercato locale: gran parte della produzione non è destinata al mercato italiano, rendendo il sito meno strategico.
Posizione geografica sfavorevole: lo stabilimento è considerato troppo lontano dai principali mercati del Nord Europa, che possono essere serviti più agevolmente da altri siti produttivi più grandi e avanzati tecnologicamente. Inoltre Diageo intende concentrare risorse su stabilimenti ritenuti più competitivi.

L’annuncio ha suscitato una forte reazione sindacale, con scioperi indetti per oggi e un presidio-assemblea fuori dall’azienda. Anche le istituzioni locali si sono mobilitate: il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha dichiarato di voler incontrare i vertici aziendali per cercare soluzioni e scongiurare la chiusura. Le opposizioni politiche si sono schierate a fianco dei lavoratori, chiedendo un impegno congiunto per evitare un nuovo trauma occupazionale nella regione.

Prospettive future
Diageo ha lasciato aperta la possibilità di cercare alternative per il sito, inclusa una possibile cessione a terzi. Nel frattempo, le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Ugl proseguiranno il dialogo con l’azienda per tutelare i lavoratori. Parallelamente, il tessuto imprenditoriale della provincia, caratterizzato da una forte richiesta di personale qualificato, potrebbe offrire opportunità di ricollocamento per i dipendenti coinvolti.