
Torino – Dopo lo sgombero Askatasuna avverte: “Nulla sarà più come prima”. Città ‘blindata’ per il corteo di domani
Dopo lo sgombero del centro sociale Askatasuna, avvenuto all’alba di ieri, il clima a Torino resta particolarmente teso. Gli attivisti dell’ex spazio occupato da circa trent’anni in corso Regina Margherita, nel quartiere Vanchiglia, hanno reagito affidando ai social un messaggio dai toni duri e simbolici, lasciando intendere che quanto accaduto rappresenta solo l’inizio di una nuova fase di mobilitazione. «Nulla sarà più come prima», scrivono, sottolineando che la “partita” non si sarebbe chiusa con lo sgombero, ma sarebbe appena cominciata.
Nel comunicato diffuso online, gli autonomi annunciano una serie di iniziative nelle ore successive all’intervento delle forze dell’ordine.
“Sabato – si legge – ” sarà un primo passaggio per unirsi di fronte a quanto accaduto e per iniziare a guardare al futuro, per dichiarare solidarietà e soprattutto per ribadire che l’attacco alla città di Torino da parte del governo ha un obiettivo chiaro ossia quello di colpire il movimento per la Palestina, chi si è mobilitato da sempre e chi in questi mesi. La migliore risposta è continuare a lottare insieme”.
E in vista del corteo annunciato, la città si prepara a misure di sicurezza rafforzate, con un dispositivo di controllo che renderà Torino di fatto “blindata” per prevenire disordini. Le autorità seguono con attenzione l’evolversi della situazione, mentre il messaggio lanciato dagli autonomi lascia intendere che lo scontro, aperto dallo sgombero di Askatasuna, è destinato a proseguire anche nei prossimi giorni.