Torino incassa 10 milioni di euro grazie al boom del turismo e alla tassa di soggiorno

Torino continua il suo periodo florido nel settore turistico, come evidenziato dai recenti dati della fondazione Ifel-Anci.

Quasi 10 milioni di euro raccolti

Nel 2023, la città ha raccolto circa 9,7 milioni di euro attraverso la tassa di soggiorno, posizionandosi tra i dieci comuni italiani con i maggiori introiti da questa imposta. Un risultato che conferma l’attrattiva crescente di Torino sul panorama turistico nazionale.

Lo scorso anno ha visto un boom senza precedenti per Torino: gli arrivi sono stati 1,6 milioni, segnando un incremento del 9,6% rispetto all’anno precedente, mentre le presenze turistiche hanno raggiunto i 4,1 milioni, con un aumento del 7,2%.

Un confronto con i dati del 2014, anno in cui la tassa di soggiorno era ancora agli inizi, mostra una crescita significativa, con un aumento del 35% nelle presenze e del 44% negli arrivi.

La tassa di soggiorno a Torino (introdotta ormai 12 anni fa)  varia da 1 a 5 euro al giorno a seconda del tipo di alloggio, e rimane invariata nonostante l’aumento della capacità ricettiva della città.

Come vengono utilizzati questi soldi

I proventi vengono utilizzati per sostenere il turismo, la manutenzione dei beni culturali e ambientali, e i servizi pubblici. Sebbene la normativa italiana sia stata definita “generica” dal Consiglio di Stato, il governo sta valutando una revisione coinvolgendo anche i Comuni.

Investimenti anche per la valorizzazione del patrimonio

I fondi raccolti con la tassa di soggiorno sono cruciali per la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Torino, dalla conservazione dei palazzi barocchi alle iniziative per un turismo sostenibile. Questi investimenti mirati non solo preservano la bellezza naturale e architettonica della città, ma contribuiscono anche a promuovere le eccellenze locali, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e immersiva nel cuore del Piemonte.