Emergono nuovi particolari dopo il grave episodio di cronaca di ieri, avvenuto a Torino in un bar di via San Donato 82.

La ragazza di 26 anni di origini russe che ha accoltellato il titolare del bar in cui era in prova per aver ricevuto, secondo la sua testimonianza, pesanti avances sessuali, è un’attivista femminista russa già condannata in Nicaragua per una precedente aggressione e arrivata in Italia come rifugiata.

Si chiama  Elis Gonn è nel dicembre del 2018 era stata colpevole di un’aggressione ai danni di un sacerdote del Nicaragua.

All’interno di una chiesa della capitale del Paese, Managua, aveva lanciato dell’acido solforico contro il vicario della cattedrale metropolitana di Managua Mario Guevara.
Arrestata, aveva detto alla polizia di essere stata indotta dal diavolo, aggiungendo anche di odiare gli uomini a causa del suo orientamento sessuale.

La donna era stata condannata condannata a 8 anni ma era stata scarcerata lo scorso agosto. In Italia aveva ottenuto lo status di rifugiata come perseguitata in Russia per la sua appartenenza al movimento femminista.
La 26enne da tempo risiede a Castiglione Torinese.

La foto dopo il primo arresto, tratta da un giornale americano