Torino – Satispay cresce, in Borsa entro 4 anni

Alberto Dalmasso, fondatore e amministratore delegato di Satispay, ha condiviso i piani futuri dell’azienda, puntando a una crescita significativa nei prossimi anni. L’obiettivo principale per il 2025 è superare i 100 milioni di euro di fatturato, con l’intenzione di portare la società alla quotazione in Borsa entro un periodo di quattro o cinque anni.

Durante un incontro alla sede di Borsa Italiana, Dalmasso ha illustrato la strategia dell’azienda, che include l’introduzione di un piano di stock option e l’ampliamento del team con l’assunzione di 400 nuovi collaboratori. Un tassello chiave di questo piano è la nomina di Giorgio Berardi come nuovo Chief Financial Officer, dopo il suo ruolo di direttore strategico accanto allo stesso Dalmasso.

La preparazione all’ingresso in Borsa sarà attenta e graduale, con particolare cura alla gestione interna e alla comunicazione con gli investitori. L’intenzione è di attrarre capitali da soggetti con una visione di lungo termine, evitando pressioni legate alle performance trimestrali. Sebbene finora Satispay abbia mantenuto una crescita costante grazie a diversi round di finanziamento, ora l’azienda piemontese deve dimostrare di poter generare utili in modo stabile.

Uno dei temi che ha generato discussioni di recente è l’introduzione di una nuova commissione dell’1% per i pagamenti inferiori a 10 euro.

Nonostante qualche malumore tra i commercianti, Dalmasso ha sottolineato che le reazioni negative sono state marginali: meno dell’1% degli esercenti ha espresso insoddisfazione e solo una piccolissima parte, pari allo 0,1%, ha minacciato di abbandonare il servizio. Questo indica che la fiducia nella piattaforma rimane elevata, anche mentre l’azienda sperimenta nuove aperture verso il settore del trading.

Parallelamente all’attività principale, Dalmasso sta investendo anche nel settore immobiliare e della formazione. Con il fratello Francesco, fondatore dello studio di architettura DQuadro, ha acquisito un edificio in via Sacchi 55 a Torino, un’ex sede RFI che sarà trasformata in un campus universitario. Il progetto prevede circa 100 posti letto, organizzati in miniappartamenti con cucina, spazi comuni e soluzioni tecnologiche avanzate.

Questo investimento rientra in una strategia più ampia di diversificazione che Dalmasso e i suoi soci stanno portando avanti, con un focus su startup nel settore tecnologico, energetico e della formazione. Il campus torinese potrebbe essere solo il primo di una serie di strutture legate al marchio Satispay, segnando una nuova direzione per l’azienda oltre il mondo dei pagamenti digitali.