Torino supera Genova: scalata in Iren – Ora è primo azionista

Torino rafforza la sua presenza in Iren, superando Genova nella quota di partecipazione e diventando così il primo azionista della multiutility. Con un investimento di 83 milioni di euro, il capoluogo piemontese ha acquisito oltre il 19% delle azioni, mentre Genova è scesa al 18,85%, perdendo il suo storico primato.

Un’ operazione ce potrebbe portare a un miglioramento dei servizi nei settori dell’energia, dell’acqua e della gestione dei rifiuti per circa sette milioni di cittadini, oltre a garantire maggiori dividendi per Torino.

Il Partito Democratico ligure ha criticato duramente la gestione dell’operazione da parte dell’amministrazione genovese, accusandola di aver trattato Iren come un “poltronificio” invece che come un asset strategico per il futuro della città.

I segretari del PD ligure e genovese, Davide Natale e Simone D’Angelo, hanno contestato l’atteggiamento del sindaco Marco Bucci e dell’assessore Pietro Piciocchi, sostenendo che abbiano sottovalutato il rischio di perdere influenza nella governance di Iren. Con il cambiamento degli equilibri societari, alcune deleghe chiave sono passate da Genova a Torino e Reggio Emilia, indebolendo ulteriormente il ruolo della città ligure all’interno dell’azienda.

Secondo l’opposizione, l’amministrazione torinese ha dimostrato una visione più strategica, investendo per rafforzare il suo controllo su Iren, mentre Genova si è ritrovata a perdere il proprio peso decisionale senza nemmeno rendersene conto. Il PD conclude che questa vicenda rappresenta un fallimento della leadership genovese e auspica un cambiamento alle prossime elezioni per rilanciare il ruolo della città nel panorama industriale ed energetico.