E’ chiuso nella settima sezione del carcere delle Vallette dallo scorso venerdì, quando, in una notte drammatica, uccise il padre colpendolo con numerose coltellate per difendere dalle violenza la madre.

Alex, 18 anni di Collegno, studente all’Istituto alberghiero Arturo Prever, potrebbe comunque riuscire a sostenere l’esame di maturità. Lo chiedono a gran voce i suoi insegnanti e l’Istituto Alberghiero sostiene la richiesta.

Così ha spiegato il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Fabrizio Manca, ripreso dal quotidiano Repubblica: “La richiesta della scuola è pienamente legittima: la Costituzione riconosce a tutti, e senza distinzione, il diritto fondamentale all’istruzione. Il compito del Ministero dell’Istruzione – ha aggiunto – è di garantirlo, a prescindere dalle condizioni personali degli studenti. Inoltre lo studio fa parte pienamente del “percorso rieducativo che questo sfortunato ragazzo dovrà intraprendere in virtù delle decisioni giurisdizionali che verranno adottate nel suo caso”.

Sempre dall’Ufficio Scolastico è arrivata una risposta positiva sulla possibilità che il giovane possa sostenere gli esami di maturità: “Ha diritto ad essere ammesso se raggiungerà una valutazione positiva da parte dei suoi docenti. E di sostenere la prova orale nelle forme che verranno stabilite dall’imminente ordinanza della Ministra”, ha aggiunto Manca.
Ciò che serve adesso è un accordo con l’autorità giudiziaria.

“Il ragazzo ha vissuto un inferno in terra, da 10 anni, abbiamo scoperto, andavano avanti le violenze nella sua famiglia”, raccontano amici e conoscenti, mentre i professori, che hanno sempre elogiato il ragazzo per la sua condotta scolastica, chiedono che possa diplomarsi quest’anno, come i suo compagni.