
Torino – Camerunense uccide madre adottiva. La Cassazione “E’ un debosciato”, per lui ergastolo
Torino – Camerunense uccide madre adottiva. La Cassazione “E’ un debosciato”, per lui ergastolo
La Corte di Assise di Appello di Torino ha stabilito che il 42enne camerunense Caleb Merlo adottato nell’ormai lontano 2004 da Paola Merlo, uccisa dall’uomo nel 2018 in un contesto di “forti tensioni nella relazione genitoriale” ha agito con un “comportamento debosciato”. L’imputato, era ludopatico gravato da debiti e disoccupato. La madre adottiva gli aveva detto di trovarsi un lavoro. E nel clima di litigi e tensioni era stata uccisa.
Per Caleb è stata confermata la condanna all’ergastolo, già inflitta in appello il 23 aprile 2021.
“Nel ricostruire il movente dell’omicidio – spiega l’Ansa che ha riportato la notizia – ” gli ‘ermellini’ ricordano la testimonianza di M. C., amica della vittima, che aveva evidenziato “le non poche difficoltà incontrate da Paola Merlo nella relazione con il figlio adottivo, soprattutto nei mesi precedenti la morte della donna” che “aveva confidato di essersi pentita dell’adozione e di aver impartito al figlio un ultimatum, perché si trovasse un lavoro, dato che lei non avrebbe potuto ulteriormente mantenerlo”. “Era anche provato che l’imputato fosse un soggetto ludopatico, in costante ricerca di denaro che – sottolinea il verdetto -, dopo le restrizioni imposte dalla madre, andava chiedendo in prestito a parenti ed amici, pregandoli di tacere alla donna la circostanza”.