“Esaudisco tutti i desideri sessuali col mio Avatar. E c’è chi paga 3 mila euro per un week end” – Il racconto dell’Influencer di 23 anni

L’avatar di Caryn Marjorie soddisfa desideri sessuali estremi
Creazione di un avatar virtuale
Caryn Marjorie, una giovane influencer di 23 anni con 1,8 milioni di follower su Snapchat, ha creato a maggio scorso una versione virtuale di se stessa. Questo avatar, disponibile a un costo di un dollaro al minuto, esaudisce ogni desiderio degli utenti, compresi quelli più estremi e inappropriati. L’iniziativa, che inizialmente doveva essere un semplice esperimento, ha rapidamente preso una piega inquietante.

Escalation delle richieste
Caryn ha caricato 2.000 ore di contenuti personali, inclusi la sua voce e la sua personalità, per creare l’avatar CarynAI. Gli utenti hanno subito approfittato di questa opportunità, ma le loro richieste hanno superato i limiti della decenza. CarynAI ha iniziato a rispondere alle conversazioni con una tonalità oscura, soddisfacendo desideri profondamente disturbanti. La vera Caryn ha espresso preoccupazione per le risposte dell’avatar alle fantasie estreme degli utenti, definendo alcune chat come spaventose.

Risvolti economici
Nonostante la natura problematica delle interazioni, il servizio si è rivelato molto redditizio. Gli utenti spendono un dollaro al minuto per interagire con CarynAI, e alcuni arrivano a pagare fino a 2.880 dollari per un weekend virtuale con l’avatar.

Espansione dell’IA generativa
Secondo Fanpage, l’intelligenza artificiale generativa è diventata accessibile al grande pubblico, portando alla creazione di numerosi account basati su figure artificiali.

Su App Store e Google Play Store si trovano applicazioni che offrono partner artificiali, i doppi di esseri umani in carne ed ossa.

Così spiega Fanpage:  “In Italia è stata lanciata Eva AI – continua Fanpage- una versione virtuale di OnlyFans con modelle IA disposte a soddisfare qualsiasi fantasia. L’abbiamo provata, scoprendo che necrofilia e zoofilia, erano argomenti che nessuno bloccava”.