Chi era Roland Garros, la storia del leggendario personaggio che ha dato il nome al celebre torneo di Francia

02/06/2025

Il torneo di tennis conosciuto come Roland Garros, attualmente in corso fino al 9 giugno, è uno dei quattro eventi principali del Grande Slam, ma a differenza degli altri ha una caratteristica unica: è l’unico intitolato a una persona, non a un luogo geografico. Sebbene il suo nome ufficiale sia “Open di Francia”, viene comunemente identificato con lo Stade Roland Garros, il complesso sportivo parigino dove si svolge, che prende il nome da Roland Garros, un pioniere dell’aviazione francese. In realtà, Garros ebbe ben poco a che fare con il tennis, che praticava solo saltuariamente e per diletto.

Roland Garros nacque nel 1888 sull’isola di Réunion, all’epoca colonia francese nell’Oceano Indiano. Trascorse l’infanzia tra Réunion e Saigon (oggi Ho Chi Minh City, in Vietnam), prima di trasferirsi a Parigi per studiare. Lì conobbe Émile Lesieur, sportivo di alto livello e futuro dirigente, che sarebbe poi stato determinante nel legare per sempre il nome di Garros al tennis. Durante gli anni della sua formazione, Garros praticò diversi sport, ma fu solo per brevi periodi ospite in Inghilterra che giocò qualche partita a tennis.

La sua vera passione, però, fu l’aviazione. Dopo aver assistito nel 1909 a una dimostrazione aerea a Reims, decise di dedicarsi completamente al volo. Acquistò un aeroplano di costruzione leggera e, imparando da autodidatta, divenne uno dei più noti aviatori della sua epoca. Stabilì record di altitudine e nel 1913 compì la prima traversata del Mar Mediterraneo in aereo, volando dalla Francia alla Tunisia, un’impresa rischiosa e complessa per quei tempi.

“Con lo scoppio della guerra, fu arruolato nell’esercito francese – si legge su Il Post – “La Prima guerra mondiale fu la prima in cui gli aerei ebbero un peso rilevante, inizialmente con funzioni di ricognizione (cioè di andare a vedere com’era posizionato l’esercito avversario), poi per abbattere gli aerei nemici in ricognizione e infine per bombardare i territori nemici. Garros fu un pioniere anche in questo, perché per primo intuì l’importanza di posizionare le mitragliatrici in dotazione a un aeroplano nella parte anteriore e nella stessa direzione del volo, in modo che fosse più semplice pilotare un aereo e sparare allo stesso momento (una cosa apparentemente banale, ma all’epoca del tutto innovativa).

In questo modo abbatté tre aerei tedeschi in due settimane, diventando una specie di eroe di guerra. Pochi mesi dopo però, il 18 aprile del 1915, il suo aereo fu abbattuto e cadde nella parte tedesca del fronte. Roland Garros riuscì a sopravvivere, provò a incendiare l’aereo per non mostrare ai nemici la sua invenzione, ma i tedeschi lo catturarono, lo misero in prigione e copiarono l’idea di mettere la mitragliatrice nella direzione del volo, invece che a quarantacinque gradi di lato come si faceva generalmente fino a quel momento. Nel febbraio del 1918 Garros riuscì infine a fuggire, travestendosi da guardia tedesca, e a tornare in Francia. Nonostante fosse stato esonerato dalla guerra, decise di riprendere a pilotare. Il 5 ottobre, poco prima della fine della guerra, morì in uno scontro aereo: aveva 29 anni. In quegli anni, Garros era rimasto in contatto con l’amico Lesieur, che negli anni Venti diventò il presidente dello Stade français, la squadra di rugby in cui entrambi avevano giocato. Nel 1927 la Francia vinse per la prima volta la Coppa Davis, il più importante torneo di tennis per nazionali (che in quegli anni si chiamava ancora International lawn tennis challenge), e per il regolamento dell’epoca l’anno successivo avrebbe quindi dovuto ospitare la competizione. Si decise quindi di costruire un nuovo campo per l’occasione e Émile Lesieur fu incaricato di farlo assieme a Pierre Gillou, il capitano della squadra francese.

“Lesieur se ne occupò – conclude Il Post – ” ipotecando anche alcune sue proprietà per terminare l’opera, chiedendo in cambio che il nuovo complesso sportivo venisse intitolato alla memoria del suo amico Roland Garros, morto durante la Prima guerra mondiale. Nel 2021 una scultura dell’artista Caroline Brisset raffigurante Roland Garros fu installata in una delle entrate dello stadio. Oggi lo Stade Roland Garros, situato nel XVI arrondissement di Parigi, ha venti campi sui quali ogni anno si tengono i tornei femminile e maschile dell’Open di Francia, che si gioca sulla terra rossa e oltre a essere uno dei più importanti al mondo è probabilmente quello con il nome più riconoscibile”.

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