20/04/2023

Territorio

A Torino arriva il piano ‘Sicurezza della notte’: contro malamovida e criminalità. Ecco il progetto del Governo

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Torino – Arriva il piano di ‘Sicurezza della notte’: contro malamovida e criminalità. Ecco il progetto

Dopo Roma, Milano e Napoli anche Torino sarà una delle città metropolitane al centro del piano d’azione del Ministro Piantedosi che prevede risorse e controlli straordinari sul territorio, indirizzati in modo particolare a fronteggiare la criminalità nelle stazioni, lo spaccio di sostanze stupefacenti e la malamovida.

Se ne è parlato nel corso di un incontro in videocollegamento che si è svolto nel tardo pomeriggio e che ha visto protagonisti per la Città, insieme al Prefetto Raffaele Ruberto, il Sindaco Stefano Lo Russo e l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero. In collegamento anche i primi cittadini di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Palermo, Reggio Calabria e Venezia.

“La sicurezza nelle città – ha scritto il Ministro nella lettera di invito indirizzata ai Sindaci – è ormai da tempo uno dei temi centrali dell’agenda di Governo perché è nelle città che l’insicurezza, la paura della criminalità e l’evolversi delle dinamiche criminali si manifestano con maggiore visibilità, combinandosi con difficoltà di vario genere, di natura economica e sociale”. Ecco dunque  perché le città metropolitane, secondo il Ministro “richiedono risposte strutturate alle nuove domande di sicurezza”.

Risposte sui cui la Città è già al lavoro: al Ministro sono infatti state presentate alcune proposte che potranno essere finanziate nell’ambito di eventuali risorse straordinarie che il Governo potrà mettere a disposizione.

Sulla scorta di quanto già realizzato a Roma, Milano e Napoli anche Torino potrebbe dotarsi di una rete di videosorveglianza attorno al perimetro delle stazioni (Porta Nuova, Porta Susa, Lingotto, Fossata) potenziando parallelamente il controllo con la maggiore presenza di agenti di polizia locale e servizi di guardiania e vigilanza nel perimetro degli scali ferroviari con particolare attenzione alle aree di parcheggio, passaggio e zone limitrofe.

La Città pensa inoltre ad un “piano regolatore” del tempo notturno che metta insieme le norme volte a garantire la tutela della salute dei cittadini residenti e la sicurezza dei frequentatori delle aree della movida, la garanzia economica degli operatori del divertimento e la distribuzione più adatta dei servizi. Per questo occorrerà ampliare la rete di videosorveglianza e l’illuminazione in tutte le zone oggi sprovviste e mettere in atto sistemi di controllo e contenimento del rumore per mitigare l’impatto dei decibel sui residenti.

Oltre al potenziamento dei controlli, per contrastare lo spaccio e il consumo di stupefacenti saranno invece incrementati i progetti di prevenzione e sensibilizzazione rivolti in modo particolare alle giovani generazioni.

“I problemi di Torino per questione dimensionale e tipologica non differiscono poi molto da quelli di Roma, Milano e Napoli – ha spiegato il Sindaco Lo Russo -.  Sul tema del contrasto alla microcriminalità i temi sono ovviamente quelli di potenziare l’impegno delle forze dell’ordine e la videosorveglianza. Per quanto riguarda la movida, noi abbiamo attivato sin dall’inizio del nostro mandato un tavolo interassessorile sul fenomeno ma c’è un tema normativo: è infatti piuttosto limitato il potere di un Sindaco in termini di sanzioni rispetto ai locali commerciali che violano le norme. Su tutti questi temi abbiamo comunque progettualità già pronte per decine di milioni che potranno essere attivate sulla base delle risorse che si renderanno disponibili”

“Nella discussione di oggi – conclude l’assessora Pentenero – abbiamo trovato molti punti in comune con le altre realtà metropolitane. Questo ci conforta perché l’Amministrazione ha piani chiari sulle principali linee di intervento. Stiamo lavorando per un ampliamento della videosorveglianza, così come è costante l’impegno per aumentare l’impiego sul campo di uomini e mezzi, anche per il corpo della polizia locale. A questo si aggiunge un altro tema emerso oggi che ci sentiamo di condividere come la richiesta di maggiore possibilità di intervento nei piani commerciali”.

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