Chiara Appendino, ex sindaca di Torino del Movimento 5 Stelle, è stata rieletta con ampio consenso come vicepresidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp), consolidando il suo stretto rapporto con Angelo Binaghi, presidente della Federazione.

Questo sodalizio ha portato alla realizzazione delle Atp Finals a Torino, un evento sportivo di grande prestigio che Appendino considera una vittoria personale, soprattutto dopo la delusione per l’esclusione di Torino dalle Olimpiadi invernali del 2025.

Oltre ai successi nel tennis, Appendino mantiene una posizione influente anche nel suo partito, il M5S, come vice di Giuseppe Conte. La sua posizione le permette di seguire da vicino le dinamiche di potere all’interno del mondo sportivo, dove attualmente c’è una disputa tra il Governo e Giovanni Malagò, presidente del CONI, riguardo alla legge sui tre mandati.

Parallelamente, Appendino sta guadagnando attenzione anche in ambito politico, in particolare da parte del Partito Democratico (PD), che ora la corteggia nonostante il passato di rivalità.

Questo cambio di atteggiamento del PD, che un tempo l’aveva esclusa, sottolinea l’influenza crescente di Appendino, che si gode il suo momento di gloria sia nello sport che nella politica.

Una situazione che, secondo alcune ricostruzioni, non piacerebbe molto all’attuale sindaco Stefano Lo Russo.

“L’ex sindaca si gode il suo momento di gloria, non solo nel tennis. Con buona pace del suo successore, Stefano Lo Russo che assiste al corteggiamento della sua storica nemica rodendosi il fegato – è l’indiscrezione de Lo Spiffero – ” Lo stesso Pd che nel 2012 l’aveva lasciata fuori dai cancelli della Festa dell’Unità a Torino, quando assieme all’altro consigliere comunale, Vittorio Bertola, provò a consegnare a Pier Luigi Bersani le dieci domande raccolte online tra i militanti, ora la invita con tutti gli onori per parlare di campo largo e grandi coalizioni. Proprio lei che in primavera si era messa di traverso a ogni ipotesi di alleanza in vista delle regionali in Piemonte, mandando il Pd (e a dirla tutta pure il suo stesso M5s) a schiantarsi contro Alberto Cirio. Nel teorema di Chiara il Pd è come la donna di Ferradini. Prendi un partito, trattalo male”.