Lo scorso 25 agosto su questa testata davamo la notizia (una buona notizia) relativa al sostegno economico del Comune alla ditta Tundo, azienda di rilevanza nazionale che ha in appalto nel capoluogo piemontese il servizio di trasporto disabili (circa 16 mezzi) e il servizio scolastico, con circa 70 mezzi impiegati.

In questo caso i Comune è intervenuto in difesa di lavoratrici e lavoratori corrispondendo gli stipendi mancanti, arretrati compresi, applicando l’articolo 30 del Codice degli Appalti.

Nell’articolo è stata pubblicata la foto di un furgone su cui saliva una carrozzina: sul furgone si può vedere il logo identificativo dell’ Aism, l’importante Associazione Italiana Sclerosi Multipla, l’unica organizzazione in Italia che si occupa in modo strutturato e organico di tutti gli aspetti legati alla sclerosi multipla.

Ma l’Aism non c’entra nulla con il caso segnalato e attraverso le parole della presidente della sezione di Torino Gabriella Brero, tiene a precisare:  “L’immagine che è stata pubblicata può ingenerare nel lettore l’erronea e infondata ipotesi che anche i volontari operanti in Aism percepiscano una qualche remunerazione per la loro attività. Che invece è totalmente gratuita”.

Ci scusiamo dunque con gli interessati e con i lettori per il disguido. Si coglie inoltre l’occasione per sottolineare l’importanza sul territorio nazionale di questa Associazione che si fonda sull’impegno di volontari che hanno come ‘missione’ quella di essere “l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla, attraverso la promozione e il finanziamento della ricerca scientifica, la promozione e l’erogazione dei servizi nazionali e locali, la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone con SM, affinché siano pienamente partecipi e autonome”.

Per sostenere la ricerca scientifica sulla Sclerosi Multipla i giorni 4,6 e 7 ottobre, come ogni anno si svolgerà l’importante iniziativa nelle piazze de “La mela di Aism”. Un evento di cui riparleremo presto su queste pagine.